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Centri anziani: da adesso avranno spazio anche per bambini e famiglie

Nuova veste per i ‘Centri Anziani Protagonisti nel Quartiere’ che, dopo due anni di chiusura causa pandemia, tornano in attività come ‘Centri di Comunità’. Per loro, infatti, oltre ad un nuovo nome, è stata predisposta anche una nuova mission, non più focalizzata solo sugli anziani, ma orientata alla creazione, all’interno dei quartieri in cui sono ubicati, di punti di riferimento per tutta la popolazione, dove anziani, bambini e famiglie stanno insieme con proposte e iniziative gratuite. Un servizio di cui si sentiva forte la mancanza, come evidenziato dalle tante richieste giunte agli uffici comunali.

Secondo la nuova convezione, sottoscritta la scorsa settimana tra il Comune e i 12 Enti del Terzo Settore interessati dalla trasformazione, i ‘Centri’ saranno deputati prioritariamente allo sviluppo di azioni di welfare di comunità. Pertanto diventeranno strutture polifunzionali di promozione sociale e culturale, attente allo sviluppo di attività intergenerazionali e rivolte in in particolare a chi risiede nel quartiere in cui il ‘Centro’ è presente.

Un’ attenzione particolare resterà comunque rivolta alla popolazione anziana, per la quale si continuerà a portare avanti la valorizzazione di competenze relazionali e di cura.

Le attività previste nella nuova Convenzione, di durata triennale, sono sostenute dal Comune con un finanziamento annuo di 200.000 euro. I Centri saranno aperti per 5 giorni e per almeno 20 ore settimanali. Verranno programmate attività gratuite diversificate e specifiche, che si articoleranno in: attività ricreative, come giochi di società e passatempi collettivi, laboratori creativi manuali, con l’obiettivo di stimolare e mantenere le abilità manuali e favorire la socializzazione, intrattenimento e attività di animazione sociale.
Attività socio-culturali, come conferenze e dibattiti, corsi di formazione/informazione, visite e gite guidate, eventi culturali, sportello di segretariato sociale per supporto digitale.
Attività di prevenzione socio-sanitaria, come corsi di varie discipline per favorire il movimento (cammino, ginnastica, danza, ecc), prestazioni di prevenzione sanitaria (misurazione della pressione arteriosa e della glicemia), incontri informativi su tema del benessere, della salute e dell’alimentazione, sensibilizzazione su tematiche ambientali.

Gli enti gestori saranno supportati nello svolgimento delle attività dalla Coop. Aribandus, con Sol.Co Verona S.C.S.C. e il Centro Servizi Volontariato, che li accompagneranno nel processo di trasformazione da ‘Centri Anziani’ a ‘Centri di Comunità’.

“Una trasformazione fondamentale per questa tipologia di servizio – spiega l’assessore Maellare –. Le associazioni coinvolte saranno accompagnate nel transito al nuovo modello, per conseguire un’accessibilità e un’inclusione sempre più larga e diffusa delle comunità. Nello specifico, gli enti coordinatori si occuperanno di creare e sviluppare una rete tra i diversi Centri, per ri-progettare servizi e attività. I Centri saranno aperti per 5 giorni e per almeno 20 ore settimanali. Il tutto con l’obiettivo di raggiungere e coinvolgere il maggior numero di cittadini. Non posso che ringraziare le tante associazioni coinvolte, sempre pronte e presenti in favore della comunità. Un supporto prezioso, irrinunciabile, che alimenta ogni giorno la grande macchina del sostegno e aiuto sociale”.

S.G.

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