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Cerea: il comune presenta il piano strategico per la domiciliarità

L'obiettivo è quello di potenziare l’attuale rete di servizi per fare fronte ai crescenti bisogni di assistenza provenienti soprattutto dalle persone anziane sole.

Potenziare l’attuale rete di servizi per fare fronte ai crescenti bisogni di assistenza provenienti soprattutto dalle persone anziane sole. È l’obiettivo del piano strategico per la domiciliarità del Comune di Cerea, che è entrato nel vivo attraverso l’accordo sottoscritto con l’Istituto per Anziani Casa Battisti promosso dall’assessorato ai Servizi sociali.
Gli over 75 che vivono da soli a Cerea sono 528. L’iniziativa prevede il sostegno agli anziani con problemi di salute, di disagio sociale, di età avanzata, con interventi a domicilio. “L’emergenza provocata dal Covid ha aumentato i bisogni delle persone in difficoltà, in particolare gli anziani e i cittadini più fragili e vulnerabili, tanto da indurre la nostra amministrazione comunale a trovare nuove soluzioni per soddisfare la complessità delle richieste e affrontare al meglio le sfide del futuro – spiega il sindaco Marco Franzoni -. Tutto questo è stato reso possibile anche grazie alle risorse e alle competenze della casa di risposo, che rappresenta un’eccellenza del nostro territorio a livello di servizi. Ringrazio i vertici dell’istituto e tutti i collaboratori per la grande sinergia che si è instaurata, di cui beneficiano le famiglie di Cerea”.


Con il nuovo accordo verrà ampliato il ventaglio dei servizi offerti. Il progetto per la terza età partirà a breve con la consegna dei pasti caldi e con l’assistenza domiciliare, con l’igiene e la cura della persona, tra cui il bagno protetto, la parrucchiera e il barbiere, il servizio di lavanderia. In un secondo momento i servizi verranno implementati con la gestione di pratiche amministrative e con le prestazioni riabilitative o terapeutiche in collaborazione con logopedisti, fisioterapisti, infermieri e psicologi.


L’assessore ai Servizi sociali Cristina Morandi evidenzia: “Unire risorse e competenze con la casa di riposo ci permetterà di erogare dei servizi attenti e puntuali rispetto alle necessità degli anziani e delle persone fragili. A causa del processo di invecchiamento della popolazione, nella nostra comunità il numero delle persone over 75 sta aumentando in modo significativo e purtroppo la solitudine è la condizione di vita più diffusa”. Secondo Morandi ci sono inoltre “molte famiglie che si trovano a dover gestire anziani in situazioni complesse e gravi nei confronti delle quali sono a volte impreparati. Il luogo dove avviene la cura dell’anziano è principalmente la casa. il rischio è quello di logorare le persone e rovinare relazioni familiari a causa dell’impegno richiesto. Questo può provocare disorientamento. La linea tracciata in questi ultimi anni è quella di preservare la vita della persona presso la propria casa, nell’ambiente che gli è più familiare e conosciuto, dove ci sono ricordi ed emozioni. Un’iniziativa che sarà resa molto più agevole d’ora in avanti grazie alla collaborazione tra Comune e casa di riposo”.

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