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L’Accademia porta… percorsi d’arte a Lazise

Nove studenti espongono al Quellenhof Luxury resort Lazise supportati dalla famiglia Dorfer per un'esperienza che stimola negli ospiti e nei visitatori creatività e sensi

Giovani talenti celebrati in spazi luminosi e di lusso per sollecitare emozioni. È l’iniziativa Percorsi d’arte voluta dalla famiglia Dorfer che ospiterà per alcuni mesi nel suo Quellenhof Luxury Resort Lazise, sulle sponde lacisiensi del Garda, alcune opere degli studenti dell’Accademia di Belle Arti statale di Verona. 

La mostra, «Percorsi d’arte» appunto, è stata inaugurata, con un evento privato, il 29 settembre nel resort di via del Terminon, a Lazise. Erano presenti il direttore dell’Accademia Francesco Ronzon e il vicedirettore Ismaele Chignola

Il progetto è a cura del professore Massimo Balestrini, coordinatore del triennio in Nuove Tecnologie dell’Arte e docente di Pittura, e incontra lo spirito della famiglia Dorfer desiderosa di arricchire l’esperienza dei suoi ospiti attraverso l’arte e di valorizzare i giovani talenti del territorio, in questo caso nove studenti ed ex studenti selezionati dall’Accademia. 

Gli artisti parteciperanno con una dozzina di opere che affrontano temi ambientali, paesaggistici e corporei, con mezzi espressivi diversi. Si possono ammirare dipinti, sculture tradizionali e digitali, fotografie, disegni che narrano storie profonde. Le opere saranno collocate all’interno del resort fino al 28 febbraio 2024 e la loro armoniosa fusione con l’architettura degli ambienti crea percorsi di interpretazione e significato tra spazi interni, esterni e sotterranei.

Espongono gli artisti Nicole Amadori, Elisa Brizzi, Martina Colombari, Federica Cortese, Davide Galandini, Francesco Lasala, Giulia Maffazioli, Claudia Sallustio, Ehsan Shayegh.

«La scelta di esporre opere artistiche in un contesto non convenzionale – spiega il professore Balestrini – deve essere intesa come un’occasione di dialogo tra arte e società. L’hotel rappresenta un luogo di passaggio, dove persone di diverse provenienze ed estrazioni culturali vivono una esperienza transitoria di vita. Questa ambientazione crea un’atmosfera particolare, che invita il pubblico ad una fruizione più intima e personale. Un luogo dove l’arte diventa un’esperienza che coinvolge tutti i sensi da vicino».

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