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Legnago: pronto l’accordo di pianificazione della banchina fluviale di Torretta

Decola il progetto per l'autostrada acquatica

“Finalmente si parte. Dopo tanti anni di iter, tra l’altro interrotto dalla precedente Amministrazione, siamo arrivati alla condivisione di un accordo di pianificazione attinente alle modalità di formazione del PATI tematico di Torretta in accordo con tutti gli enti interessati: i Comuni di Legnago, Bergantino, Castelnovo Bariano, Castelmassa e Melara, nonché la Provincia di Rovigo, la Provincia di Verona e la Regione Veneto”.

Ha commentato così il Sindaco Graziano Lorenzetti la firma della delibera di Giunta n.85 del primo giugno 2021 con cui è stato approvato lo schema di accordo di pianificazione per la redazione del Piano tematico di assetto del territorio intercomunale (PATI) della banchina fluviale di Torretta in forma concertata tra 5 Comuni, le Province di Verona e Rovigo e la Regione Veneto.

“Questo accordo”, si legge nella delibera, “disciplina la redazione in forma concertata del PATI sui temi specifici del settore produttivo e infrastrutturale, connessi all’uso della banchina di Torretta quale obiettivo specifico del PATI, nonché della valorizzazione e dello sviluppo, anche turistico, dell’area portuale nel suo complesso. Prevede per AREA PORTUALE la porzione di territorio afferente le attività portuali, comprensive delle opere e infrastrutture ad essa funzionali, nonché delle zone produttive e/o turistiche funzionali alle suddette attività; per BANCHINA la struttura deputata al carico e scarico merci, realizzata sulla sponda sinistra del Canalbianco, in località Torretta del Comune di Legnago.

“In sede di redazione dei piani regolatori comunali e in accordo con la Provincia, il Comune di Legnago adotterà misure di valorizzazione della banchina fluviale di Torretta rispetto alla funzione di porto per le merci, anche in deroga alle norme della parte IV: Sistema insediativo, infrastrutturale e produttivo”.

Giovedì 17 giugno alle 12 ci sarà un tavolo tecnico con tutti i Sindaci presso la sala consigliare del Municipio di Castelnovo Bariano per la programmazione e definizione della progettualità urbanistica.

“Nel 2019 la nostra Amministrazione ha riattivato un progetto strategico che era stato abbandonato, dando mandato a Loris Bisighin, Consigliere comunale (nonché consigliere provinciale per Verona con delega all’urbanistica), di coordinare le azioni per il PATI”, ha sottolineato il Sindaco Lorenzetti. “Ora dopo tanti anni di attesa, finalmente si arriva a sottoscrivere un documento di accordo di pianificazione che prima non c’era e che permetterà di entrare nel dettaglio anche delle spese e dei costi di un progetto che mira a rivitalizzare l’unico canale navigabile d’Italia con banchina annessa, dando delle risposte importanti al trasporto di merci e materiali che altrimenti ritroveremmo sulle strade. Dovremo ridisegnare l’area in concertazione con i Comuni. Ringrazio la Regione Veneto che ha fatto da regia, attivandosi per risolvere questioni tecniche di difficile interpretazione, nonché l’Assessore Regionale all’Urbanistica Cristiano Corazzarie il suo staff tecnico”.

Cos’è il Pati: Il PATI è il piano di rilancio del molo realizzato nel 2007 e collaudato nel 2009 dalla Provincia lungo il Canalbianco a Torretta, con un investimento di 9 milioni di euro e mai utilizzato. Un progetto avviato nel 2010 e arenatosi per disaccordi politici, nonostante un’intesa per il rilancio siglata tra 5 Comuni. Riapprovata nel 2019, l’intesa prevede la creazione di un polo interprovinciale a Torretta con un’area produttiva e logistica capace, grazie all’idrovia Fissero-Tartaro-Canalbianco (una via navigabile lunga 135 Km che collega Mantova con il mare Adriatico e permette la navigazione di natanti della classe V europea da 1500-1600 tonnellate) di servire un bacino di 38mila abitanti. Il polo, sfruttando l’istituzione delle cosiddette ZES (zone economiche speciali), attirerebbe l’insediamento di nuove aziende, grazie a una tassazione agevolata.  Già alcune imprese del territorio, come la Cargill di Castelmassa, hanno sostenuto fin dalla presentazione il progetto urbanistico.   

 

 

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