È notizia di questi giorni il lancio su 87 uffici postali della provincia di Verona dei servizi del progetto Polis che puntano a trasformare gli uffici postali nella casa dei servizi digitali e consentono alla cittadinanza l’accesso tramite uno sportello dedicato alla pubblica amministrazione.
Un progetto lodevole se non fosse che gli uffici postali di Verona e provincia sono ormai da anni in carenza di personale e le lunghe code di questi giorni, complice anche la consegna della carta “Dedicata a te”, sono la dimostrazione palese della necessità di potenziare gli uffici con nuovo personale proprio per riuscire a garantire tutti i servizi che il progetto Polis prevede.
Il personale fortemente deficitario è costretto a continui distacchi per sopperire alle carenze di organico e questo influisce sulla clientela che è costretta a lunghissime code, vedi per esempio l’ufficio postale di Via Ghetto (succursale Verona 15 o l’ufficio postale di viale del lavoro (succursale 11) dove in questi giorni si registrano lunghe file sia all’interno che all’esterno degli up, ma la situazione è pressoché identica su tutti gli UP di Verona e provincia
Non va meglio sul settore del recapito che in queste settimane è alle prese con l’ennesima riorganizzazione interna che avrebbe dovuto migliorare la lavorazione del prodotto prima che il portalettere lo prenda in carico per recapitarlo.
Anche qui la grave carenza di organico e le criticità della nuova riorganizzazione stanno creando ritardi nella consegna della corrispondenza e delle raccomandate sia sulla città che sulla provincia.
È necessario che Poste italiane intervenga quanto prima con un potenziamento di organici considerando anche la forte vocazione turistica del nostro territorio in modo da garantire l’erogazione di tutti quei servizi a gran voce pubblicizzati e un miglioramento significativo delle condizioni di lavoro per tutti i dipendenti.