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#MAI+: a Cerea una due giorni per dire No alla violenza

Oggi e domani l'appuntamento a Palazzo Bresciani

Oggi e domani, 6 e 7 marzo 2021, saranno due giorni dedicati a rimarcare il No alla violenza sulle donne, nonostante tutte le restrizioni dovute all’emergenza Covid. A tutte le attività che vorranno aiutare a “combattere questa battaglia” sarà distribuito un adesivo con il numero dello sportello Anti Violenza

“In occasione del Convegno sul Codice Rosso, organizzato nel dicembre 2019 presso l’Area Exp, – spiega la presidente della Cpo di Cerea Silvia Verzola – siamo venuti a conoscenza dal Senatore Zuliani del disegno di legge che avrebbe dovuto prevedere l’esposizione del numero verde di pubblica utilità per il sostegno alle vittime di violenza e stalking negli uffici ed esercizi pubblici. Da subito abbiamo apprezzato la finalità di questa iniziativa e siamo dispiaciuti che ancora oggi, a quasi due anni di distanza, non si sia tradotto in pratica”.

“Abbiamo quindi deciso di essere il primo Comune in Italia a dare fornire questo servizio – prosegue Verzola – e, dopo aver contattato Telefono Rosa e Legnago Donna, il Centro Antiviolenza del nostro territorio, abbiamo proceduto alla stampa di un adesivo (che riporta il numero da chiamare in caso di violenza), che intendiamo donare a tutti gli esercenti, i centri medici e pediatrici, le farmacie, i supermercati e le scuole. Speriamo di essere volano anche per le altre realtà perché il fenomeno della violenza è sempre più diffuso e si è inasprito a causa delle forzate convivenze dovute alle limitazioni dei vari lockdown e si sta evolvendo anche in violenza economica dovuta alle difficoltà legate alla crisi”.

“Non basta parlarne il 25 novembre, – prosegue la presidente della commissione Pari Opportunità – bisogna adoperarsi perché questo fenomeno abbia fine. Con soddisfazione possiamo già dichiarare di essere stati contattati da Comuni limitrofi che replicheranno l’iniziativa con i quali abbiamo già condiviso la grafica dell’adesivo in modo tale che possano utilizzarlo. Fare rete è importante perché questa è una piaga che riguarda tutti. Siamo partiti nel 2018 lanciando il nostro #MAI+ contro tutte le forme di violenza e discriminazione, a novembre 2020 lo abbiamo condiviso con le altre Cpo del territorio e ora speriamo di farlo crescere ancora”.

“Un altro aspetto fondamentale per combattere la violenza – conclude Verzola – è anche fare prevenzione con le giovani generazioni. Si è concluso un anno fa il percorso “Io non mi pento” con gli studenti dell’ISI Da Vinci, molto apprezzato dai ragazzi coinvolti. Ci auguriamo di riprendere al più presto questa collaborazione con le scuole del territorio. Avremo in futuro anche una risorsa in più dato che le psicologhe di Legnago Donna si sono rese disponibili ad accompagnarci in queste iniziative. Infine la collaborazione col Centro Antiviolenza ci permetterà anche di occuparci di formazione e informazione fornendo dei corsi di aggiornamento alle nostre Forze dell’ordine”.

“Mentre il mondo intero si occupava del virus –  aggiunge l’assessore al sociale Cristina Morandi – la violenza sulle donne è aumentata in modo considerevole, silenzioso e invisibile agli occhi dei più, nascosta tra quelle mura di casa diventate pericolose gabbie. Con il lockdown nel corso del 2020 in Italia è stata uccisa una donna ogni tre giorni. Negli ultimi mesi presso i Servizi Sociali si è venuti a conoscenza di casi di violenza subiti da donne nel contesto familiare. Fin da subito si è intensificato il rapporto fra Servizi Sociali, Tutela minori (se in presenza di figli minorenni) e Forze dell’Ordine e si è creato un dialogo con il Centro Antiviolenza Legnago Donna. Dopo un’analisi dei bisogni e delle richieste, si è convenuto di intraprendere delle buone prassi per sostenere le donne vittime di violenza. Per prima cosa si è pensato di aiutare le donne vittime nell’assegnazione di un’abitazione ERP Edilizia Residenziale Pubblica ( Casa Popolare) con l’inserimento nella domanda (in relazione all’art. 8 comma 4 del Regolamento regionale n° 4 del 2018) del seguente punto: “PUNTI AGGIUNTIVI 6 A DONNE RESIDENTI IN SITUAZIONI DI FRAGILITA’ A CAUSA DI SITUAZIONI DI VIOLENZA PSICOLOGICA, ECONOMICA O FISICA CHE ABBIANO INTRAPRESO UN PERCORSO PSICOLOGICO SUPPORTATE DA PERSONALE QUALIFICATO PRESSO UN CENTRO ANTIVIOLENZA, SEGNALATE DAL SERVIZIO SOCIALE COMUNALE””.

“Il percorso coraggioso che la donna intraprende – prosegue Morandi – è un percorso monitorato e seguito da personale esperto e qualificato che rilascia una relazione da allegare alla domanda stessa.
In secondo luogo capita spesso che le donne che vogliono distaccarsi da un partner violento abbiano un problema molto concreto: non sono indipendenti economicamente, non lavorano.
Quindi diventa fondamentale agevolare le stesse donne nella ricerca di un lavoro che le possa rendere autosufficienti economicamente, tramite un appuntamento dedicato presso lo Sportello Lavoro del Comune che sempre si è dimostrato sensibile alla tematica. Riteniamo che siano piccoli ma importanti passi verso la consapevolezza che il fenomeno della violenza è diffuso anche se nascosto e che bastano buone e semplici prassi per essere di aiuto in certe situazioni. Ricordo quanto sta facendo la CPO che ha in modo semplice realizzato quanto un governo non è stato in grado di fare per motivi burocratici: la diffusione del numero antiviolenza anti stalking 1522 attivo già dal 1988 ma che poche conoscono”.
“Ringrazio la Commissione – conclude l’assessore – per il lavoro importante e prezioso che sta facendo sul nostro territorio. Ringrazio Legnago Donna e Telefono Rosa, nostri preziosi partner per conoscere il territorio e capire insieme i bisogni e le necessità per riuscire a limitare episodi di violenza”.

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