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“Mai più”, il 25 novembre di Legnago si tinge di rosso per dire no alla violenza sulle donne

L'iniziativa del centro antiviolenza legnaghese

Lo scorso 25 Novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Commissione Pari Opportunità di Legnago e la sezione locale Fidapa hanno promosso l’iniziativa “#MAIPIÚ – Non avere paura: la tua forza è chiedere aiuto” a sostegno di tutte le donne vittime di soprusi. “Vista la situazione di emergenza, abbiamo pensato a questa alternativa. Abbiamo potenziato il Centro Legnagodonna a 25 comuni mettendoci in rete, affinchè ci fosse una condivisione di conoscenze dei servizi offerti dal nostro Ente. In collaborazione con i professionisti dell’Ulss 9 e gli addetti del centro, abbiamo proposto una conferenza telematica con relatori che afferiscono al nostro centro”, spiega la responsabile della predetta commissione, Caterina Stella.

 

Attivo da Marzo 2018, il Centro “Legnagodonna” garantisce un servizio anonimo e gratuito a tutte le donne – indipendentemente da nazionalità, etnia, lingua, cultura, religione e situazione economica – che sono vittime di violenza, fisica e psicologica. “L’ente svolge una funzione di supporto ed anche di primo soccorso. Le nostre volontarie, infatti, hanno sostenuto un corso per individuare gli accessi sospetti al dipartimento di emergenza, capendo se si tratta di reale infortunio infortunio o stupro. Nella nostra èquipe sono presenti psicologhe, assistenti sociali, educatrici che offrono una consulenza specifica sui casi più complessi. Il tutto viene seguito con il consenso delle vittime. Grazie a questo, vogliamo dare un messaggio che si può denunciare anche prima che si venga a creare la situazione più estrema”, spiega la responsabile delle Pari Opportunità, Caterina Stella. E’, quindi, un percorso graduale, poichè spesso anche una chiamata può salvare la vita.

 

Nel primo semestre dell’anno, il Centro Antiviolenza ha registrato 21 nuove prese in carico. Durante il periodo di Lockdown nella scorsa primavera, le chiamate sono diminuite “perchè chiedere aiuto era difficile, come anche allontanarsi da una situazione di disagio. Anche nella situazione di questi giorni, in semi-lockdown, si registrano nuovi episodi, a causa dei gravi aspetti economici e della rinuncia forzata agli interessi personali”, prosegue Stella.

 

Non appena possibile, il Centro Legnagodonna entrerà nelle scuole al fine di sensibilizzare un’attività di sensibilizzazione nei confronti delle più giovani, mettendole in guardia sui rischi della rete e dando loro una formazione adeguata per non cadere nel “revenge porn”, che spesso causa disagi psichici tra le personalità più fragili.

 

Dal tunnel della violenza si può uscire, fornendo i mezzi giusti ed il supporto adatto come fa da oltre due anni questa lodevole iniziativa che coinvolge tutta la Bassa. Tutte coloro che avessero bisogno di sostegno, possono contattare il numero 392 22 37 670: dall’altra parte della cornetta ci sarà sempre una persona disposta ad aiutare.

 

ANDREA PERTILE

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