CronacaVerona

Nasce la Scuola di Medicina e Chirurgia interateneo Trento e Verona

Frutto della collaborazione tra l'Università di Trento e l'Università di Verona, la Scuola coordinerà le attività relative alla formazione medico-sanitaria in sinergia con l'Azienda sanitaria, tra cui il corso di laurea in Medicina e Chirurgia e le varie specializzazioni dei futuri medici.

Il Consiglio di amministrazione dell’Università di Trento ha dato via libera questa mattina all’istituzione della Scuola di Medicina e Chirurgia, la struttura che avrà il compito di coordinare le attività relative alla formazione medico-sanitaria in sinergia con l’Azienda sanitaria, come i corsi di laurea già attivati in Medicina e Chirurgia e in Educazione professionale le future specializzazioni in ambito medico. L’ufficializzazione è arrivata dopo il via libera del Senato accademico UniTrento e dopo l’analoga decisione presa dal Senato accademico e dal Consiglio di amministrazione dell’Università di Verona alcuni giorni fa. La Scuola di Medicina nasce infatti come struttura interateneo fra Trento e Verona, regolata da un’apposita convenzione. Ma anche come struttura di raccordo, perché le attività formative si svolgeranno in parte anche in strutture medico-sanitarie, a cominciare da quelle dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari. 

Dopo il sì all’istituzione della Scuola di Medicina e Chirurgia i prossimi passi sono ora la nomina del/la presidente e la definizione delle prime specializzazioni, indispensabili a formare i nuovi medici. Le prime scuole di specialità saranno definite dalla Scuola di Medicina e Chirurgia nelle prossime settimane e affronteranno poi l’iter di accreditamento ministeriale per partire già con tutta probabilità in tempo per il prossimo anno accademico 2024/25.

Approvato nella seduta di oggi anche il Regolamento della Scuola di Medicina e Chirurgia previa adesione dei dipartimenti UniTrento coinvolti – il Centro interdipartimentale di Scienze mediche (Cismed), il Centro interdipartimentale mente/cervello (Cimec), il Dipartimento di Biologia cellulare, computazionale e integrata e il Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive – e dei sette dipartimenti UniVerona attivi in ambito medico-sanitario (Medicina, Neuroscienze, Biomedicina e Movimento, Diagnostica e Sanità pubblica, Scienze chirurgiche, odontostomatologiche e materno-infantili; Ingegneria per la Medicina di Innovazione-Sezione di Biomedicina di Innovazione), in ambito scientifico-tecnologico (Informatica) e in ambito socio-umanistico (Scienze umane).

Soddisfazione per il via libera alla Scuola è stata espressa dal rettore Flavio Deflorian: «Per il progetto di Medicina è un passaggio importante, che consolida la collaborazione con l’Università di Verona e garantisce un assetto istituzionale coerente con le recenti modifiche dello Statuto di Ateneo. È tanto più importante perché ci consente di dare vita a nuove iniziative nell’ambito delle scuole di specializzazione in ambito medico e, più in là nel tempo, anche per quanto riguarda le professioni sanitarie. Va sottolineato che questa Scuola di Medicina e Chirurgia ha essa stessa un tratto di novità: è la prima a nascere come iniziativa interateneo. È una possibilità già prevista da qualche tempo dalla normativa, ma di fatto è la prima volta che ne viene data applicazione in Italia».

Un punto, questo, che ha sottolineato anche il rettore dell’Università di Verona, Pier Francesco Nocini, raggiunto dalla notizia dell’approvazione da parte di UniTrento: «L’istituzione della nuova Scuola interateneo di Medicina e Chirurgia è frutto della lunga e proficua collaborazione scientifica e didattica avviata con l’allora magnifico rettore Collini e proseguita con la condivisione di intenti con il magnifico rettore Deflorian. Sono certo che questa collaborazione tra i nostri atenei, che è un nuovo modo di fare accademia, sia la strada maestra per la medicina del futuro». 

In parallelo all’istituzione della Scuola è in via di definizione un protocollo d’intesa tra la Provincia autonoma di Trento e l’Università di Trento per lo svolgimento delle attività assistenziali, didattiche e di ricerca che servirà a definire le linee guida e le rispettive competenze di quella che sarà la futura azienda sanitaria universitaria integrata.

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