CronacaProvincia

Oggi come allora piloti eroi

Ancora una volta la storia si ripete e un tragico destino mette fine ai sogni di volo di due assi dell’Aeronautica italiana. L’incidente che oggi, martedì 7 marzo 2023, è costato la vita a Giuseppe Cipriano e Marco Meneghello, due istruttori esperti e con migliaia di ore di volo d’esperienza è l’occasione per ricordare Marco Pizzicaroli: un eroe dei nostri tempi che ha legato il suo nome a quello di Bionde di Salizzole.

Giuseppe Cipriano e Marco Meneghello i due piloti morti nell’incidente di Guidonia

Il 2 luglio 1982 l’aereo dell’aeronautica militare italiana sul quale viaggiava, un F 104 G del 28° Gruppo, stava rientrando alla base a conclusione di un volo di routine sorvola il Comune di Salizzole. L’ufficiale Marco Pizzicaroli faceva parte del Corso “Sparviero Terzo”, ed era stato aggregato al 28° Gruppo, a Villafranca, allo scopo di accumulare ore di volo.

Improvvisamente, ad un certo punto di quel volo del 2 luglio, il motore andò in avaria e l’aviogetto, privo di spinta, perse paurosamente quota. Dalla torre di controllo venne ordinato a Pizzicaroli di eiettarsi, ma davanti alla prua si profilano, nette e troppo vicine, le abitazioni. L’ufficiale non esitò a virare, puntando sull’aperta campagna.

Solo dopo avere quasi sfiorato un trattore al lavoro Pizzicaroli decise di azionare il seggiolino eiettabile. Ma è troppo tardi perché il paracadute si apra. L’impatto, alla base di un filare di pioppi, è tremendo e non lascia scampo al pilota. L’aereo finisce per disintegrarsi ed incendiarsi, come diranno le cronache dell’epoca. Marco Pizzicaroli, pur potendo salvarsi, compiva così un gesto eroico per evitare di uccidere gli abitanti del posto, trovando la morte a 25 anni.

Sul luogo del decesso, tre anni dopo la sciagura, fu collocato un cippo commemorativo, dov’è scritto: “Il 2 luglio 1982 nel cielo di Villafranca il reattore F 104 su cui prestava servizio andava in avaria creando un pericolo di morte per gli abitanti dei paesi sottostanti. Pur avendo la possibilità di salvarsi abbandonando l’aereo, decideva di rimanere ai comandi facendo mostra di alta professionalità e senso del dovere, si dirigeva in aperta campagna dove il destino lo volle morto nel corpo ma vivo nel ricordo della cittadinanza riconoscente. Siderum virtute tenus”.

Il 2 giugno 2002, a vent’anni da quel gesto di sommo altruismo, anche la scuola elementare di Bionde di Visegna, nel Comune di Salizzole, dove avvenne la tragedia, è stata intitolata a Marco Pizzicaroli, la cui memoria nel frattempo era stata insignita della medaglia d’oro al valor civile.

Marco, Marco e Giuseppe: eroi dei nostri tempi

Articoli collegati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button