CronacaProvincia

ULSS 9, Comune di Zevio e Associazione ADHOC: firmato l’Accordo di Programma

Per la riqualificazione di spazi all’interno dell’Ospedale Chiarenzi di Zevio

Mercoledì 3 maggio nella Sala Consiliare, al Castello di Zevio, è stato firmato l’accordo di programma tra Azienda ULSS 9 Scaligera, Comune di Zevio e Associazione ADHOC (Ad Honorem Chiarenzi) per la riqualificazione di spazi all’interno dell’Ospedale Chiarenzi.

L’Associazione ADHOC ha chiesto la disponibilità dei seguenti spazi: Cappella e aree pertinenti che comprende l’alloggio del Cappellano (usufrutto Comune di Zevio); l’Ala Nord-Est (Azienda ULSS 9 Scaligera); Area ex eredità Coghi (usufrutto Comune di Zevio); e Area celle mortuarie (usufrutto Comune di Zevio). ADHOC si è offerta di sostenere direttamente le spese necessarie per il recupero dal punto di vista strutturale delle aree e dei locali sopra menzionati, da adibire ad attività direttamente correlate alle destinazioni attuali, ovvero socio-sanitaria (ala Nord-Est) e socio-sanitaria (cappella, area Coghi, celle mortuarie), secondo quanto sarà concordato con l’ULSS 9 e con il Comune zeviano, con successiva convenzione che sarà redatta e contestuale all’approvazione del progetto.

L’ULSS 9, da parte sua, intende realizzare nell’ala Nord-Ovest del Chiarenzi una Casa di Comunità, in applicazione del Piano Nazione di Ripresa e Resilienza, Missione 6.

In Sala Consiliare erano presenti Pietro Girardi, Direttore Generale ULSS 9 Scaligera, firmatario dell’Accordo di Programma con Paola Conti, Sindaco di Zevio, e con Raffaele Bazzoni, Presidente Associazione ADHOC. Al tavolo, presenti anche Don Giovanni Battista Naletto, Presidente Associazione HO.MO.; Paolo Bedoni, Presidente Fondazione Cattolica, zeviano di origine; e una folta rappresentanza di amministratori e componenti del Consiglio comunale di Zevio.

Pietro Girardi, Direttore Generale ULSS 9 Scaligera: «La forza di una comunità e di un territorio stanno anche nella capacità di cogliere le occasioni che si presentano e di crearle, come in questo caso specifico. Quando si è presentata a noi l’Associazione ADHOC, abbiamo colto immediatamente l’importanza di quest’occasione, inquadrandola nel contesto organico della

Casa di Comunità di Zevio, seguendo quella che possiamo definire una rivoluzione nel Sistema Sanitario. Ci auguriamo che sia la chiave di volta per rispondere alle esigenze della popolazione, sempre più anziana grazie a un nuovo modo di intendere la vita e grazie alle cure sanitarie. L’incremento della domanda di cure da parte dei cittadini è tangibile. Obiettivo dello Stato, e quindi della Regione, contestualmente a questo invecchiamento della popolazione, è avvicinarsi sempre più al territorio, creando Case di Comunità e Ospedali della Comunità, in una riorganizzazione virtuosa dei servizi».

Paola Conti, Sindaco di Zevio: «Oggi è un giorno molto importante per la comunità di Zevio, per l’Azienda ULSS 9 e per l’Associazione ADHOC. Si è posta la firma su un Accordo importante che prevede la ristrutturazione di una parte dell’ex Ospedale Chiarenzi, l’Ala Nord-Est, con servizi messi a disposizione della cittadinanza. Un’altra parte fondamentale sarà il recupero dell’Ala Nord-Ovest da parte dell’ULSS 9 grazie ai fondi del PNRR. Sappiamo che la nostra popolazione sarà sempre più anziana e ha bisogno, dunque, di un servizio di medicina e tutela di prossimità».

Raffaele Bazzoni, Presidente Associazione ADHOC: «Oggi abbiamo firmato un Accordo di Programma lungamente atteso. L’Associazione ADHOC, insieme all’Associazione HO.MO. che finanzia questo strumento operativo, intende riqualificare la struttura ospedaliera di Zevio, di concerto con l’ULSS 9 e il Comune che hanno messo a disposizione questo patrimonio immobiliare di grande valore».

Don Giovanni Battista Naletto, Presidente Associazione HO.MO.: «A nome dell’Associazione HO.MO esprimo la soddisfazione per questa prima tappa raggiunta. Partiti da un’intuizione, accolta con benevolenza, si è arrivati oggi a questo inizio di percorso. HO.MO., come associazione, interviene a favore dell’Ospedale Chiarenzi con un contributo importante perché è stata valutata la bontà di questo progetto».

Articoli collegati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button