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Italia Viva: sostegno alle imprese nella fase 2

Un vademecum di regole chiare, applicabili a tutte le categorie

Italia Viva Verona accoglie l’ accorato appello alla ripartenza per la fase 2  covid 19, delle associazioni di categoria ed imprenditori dei settori produttivi delle costruzioni, dell’artigianato e dei distretti del marmo e del mobile del nostro territorio provinciale.
Stiamo pensando ad un vademecum di regole chiare, applicabili a tutte  le categorie sopra indicate in tutto il territorio nazionale (le regioni hanno già elaborato delle schede ma il tutto deve essere condiviso e uniformato per categoria a livello nazionale )”.
E’ necessario anzitutto verificare il numero adeguato di dispositivi di protezione individuale appropriati per tutti questi settori sul mercato, territorio per territorio.
Per ciò che concerne, invece, la pianificazione della riapertura si deve riaprire il 4 maggio, con l’eccezione di alcune attività della filiera produttiva delle costruzioni, del marmo, del mobile ed artigianato, dando una cadenza, dai magazzini, partendo dall’invio, smaltimento ed utilizzo dei materiali giacenti, comunque, entro fine mese.
Per ciò che concerne l’edilizia, ad esempio, il termine di fine mese può’ riguardare  i cantieri all’aperto – i cantieri definiti “leggeri”  e dei cantieri pubblici  finalizzati al ripristino e alla mitigazione (codice Ateco 42), le installazioni provvisorie propedeutiche ai lavori stagionali, le opere minori di cui al dPR 380/01, ovvero- attività in edilizia libera (art. 6 DPR n. 380/01) ed il codice Ateco 42.3 “Completamento e finitura di edifici”, l’intonacatura, stuccatura e tinteggiatura, posa e fornitura di infissi, rivestimenti di muri e pavimenti.
In pratica le opere edili che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli edifici ed impianti tecnologici esistenti.
Dal 4 di maggio tutte le altre opere.
Per il settore dell’artigianato, marmo e legno il termine, invece, del 4 maggio dovrà garantire la piena operatività e inderogabilmente  riguardare la riapertura delle attività di  progettazione collegati all’artigianato (gli uffici a supporto delle aziende), le lucidature e la produzione dei mobili d’arredo e nel settore del marmo la produzione di semilavorati e prodotti finiti e la preparazione dei centri  di taglio complementari al rinnovo, completamento  e  finitura di edifici.
Per procedere con queste proposte occorre costituire un’adeguata cabina di regia che raccolga, in tempi brevissimi, oltre che i rappresentanti delle categorie imprenditoriali di questi settori strategici anche quelli delle istituzioni ed sindacati in un tavolo di lavoro paritetico.
Su questo punto accogliamo positivamente la notizia che il comune di Verona abbia istituito la cosiddetta commissione “Restart” per il settore dell’edilizia e dei lavori pubblici.
Ci preme però sottolineare il fatto che da come viene illustrato il lavoro della commissione pare incentrato sopratutto sul tema della sburocratizzazione anziché su quello della ripartenza che è la vera cura attuale, urgente e necessaria per il nostro territorio.
Inoltre, a tutt’oggi non risultano costituiti altri tavoli con gli altri settori del marmo, dell’artigianato e del legno che, sicuramente, non rivestono sul territorio veronese un ruolo di secondaria importanza.
Auspichiamo, pertanto, che le istituzioni oltre che le categorie vogliano accogliere positivamente i nostri suggerimenti  cogliendo lo spirito del nostro intervento ed accelerando per l’attivazione di piani strategici condivisi di ripartenza.

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