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Professionisti della Bellezza contro il nuovo DPCM

Sconcerto e rabbia per la mancata riapertura

I professionisti della bellezza sono sul piede di guerra dopo la mancata riapertura delle loro attività decisa dal Governo Conte. Se ne riparlerà a giugno, probabilmente.

Questo il messaggio dell’associazione Professionisti della Bellezza contro l’abusivismo

“Desta sconcerto e rabbia , anzi siamo incazzati neri contro queste nuove disposizioni di legge
emanate dal governo il 26 aprile, la nostra categoria ha bisogno di lavorare! Chiusura
prolungata fino al 1 giugno forse più, vuol dire essere messi in ginocchio e non si riesce a
capire questo accanimento contro di noi.
Certamente la salute e la sicurezza vengono prima di tutto, ma noi dobbiamo pur mangiare,
no? Facciamo presente che dopo le strutture ospedaliere, seguono le nostre attività di
estetiste e parrucchieri per quanto riguarda le norme igenico-sanitarie e siamo pronti ad
adottare tutte le precauzioni possibili per tornare a lavorare in sicurezza. L’uso di mascherine,
guanti, kimono e camici speciali non sarà certo un problema per noi, così come non lo sarà
l’uso di dispositivi igienizzanti specifici e primo fra tutti il rispetto delle distanze.
Siamo pronti ad impegnarci al cento per cento per assicurare la sicurezza nostra e dei nostri
clienti ma fateci lavorare.
Siamo arrivati al punto che tra noi colleghi ci controlliamo e ci facciamo la spia se qualcuno,
pur di guadagnare, rischia e va a lavorare a domicilio incrementando l’abusivismo che di per
se è sbagliatissimo, ma se ci tenete chiuse le nostre attività come può la nostra categoria
andare avanti? Come possiamo affrontare le varie spese di una attività come la nostra Affitti,
bollette stipendi personale ecc ecc e che spese che di certo non aspettano e sopratutto come
facciamo a mantenere le nostre famiglie che dipendono in molti casi esclusivamente dal redditto
di queste attività? Vi sembra giusto questo?
Conte ci fa chiudere e intanto lui si presenta bello pulito con taglio e colore impeccabile ma da
chi è andato? Da un abusivo per forza visto che alle camere i barbieri non esistono più da
tempo, che si vergogni.
Hanno permesso dal 18 maggio gli allenamenti per le discipline sportive di squadra
(sudando con tanto di contatti fisici), gli autobus che possono arrivare a trasportare 30
persone, chissà che igiene si troverà all’interno, ma scherziamo?
Chiediamo al Governo di riconsiderare queste disposizioni e chiediamo il sostegno delle regioni e dei comuni al più presto.
Cercheremo di organizzare al più presto degli incontri con altre associazioni artigianali e di
categoria, il 4 o l’11 maggio apriremo in contemporanea, tutti noi uniti Parrucchieri ed estetiste
come protesta, e poi cosa succederà? Ci multeranno? Ci faranno chiudere con la forza? Bene
noi saremo pronti ad aspettarli e combattere,
per tutti i colleghi e associazioni del settore che volessero mettersi in contatto con noi
scriveteci per info: associazionenoabusivismo@gmail.com”

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