EconomiaEventiVerona

Tra un mese a Veronafiere 56ª edizione di Vinitaly

Vinitaly è l’unica manifestazione internazionale in Italia dedicata al vino e ai distillati. La rassegna è di proprietà ed è organizzata da Veronafiere e si svolge ogni anno nel mese di aprile nel quartiere fieristico veronese su una superficie di oltre 100mila mq netti che comprende diciassette padiglioni tra fissi e tensostrutture, che risultano sempre al completo.
Una rassegna business, funzionale alle esigenze delle aziende, che parla tutte le lingue del mondo e che mette al centro la promozione del vino italiano ed estero, così come i più rinomati distillati tricolore e internazionali, attraverso un palinsesto di iniziative, eventi e fiere organizzati direttamente o in collaborazione con altri partner strategici anche istituzionali come Ice-Agenzia, Ministeri e Ambasciate.
Per questo, oggi Vinitaly si identifica sui mercati quale brand globale a sostegno dell’internazionalizzazione del prodotto enologico made in Italy, oltre a essere tra le manifestazioni più rilevanti nel portfolio di Veronafiere.
Saloni in contemporanea a Vinitaly: Enolitech, Salone Internazionale delle Tecnologie per la produzione di vino, olio e birra e SOL, Salone internazionale dell’olio extra vergine di oliva.

I NUMERI DI VINITALY
Con oltre 4100 aziende espositrici italiane ed estere da 32 nazioni, 93.000 operatori professionali presenti di cui il 32% proveniente da 143 Paesi e più di 11.000 incontri B2B realizzati nel corso della rassegna a Verona, il Salone dei vini e dei distillati di Veronafiere è il naturale crocevia internazionale delle tendenze e del business del settore.
Nella top five delle provenienze dei buyer dell’ultima edizione svoltasi ad aprile di quest’anno, gli Stati Uniti hanno confermato la leadership di mercato con un exploit di presenze in doppia cifra rispetto al 2022 (+45%), seguiti da Germania, Regno Unito, Cina e Canada (dati certificati Vinitaly aprile 2023).

VINO ITALIANO CAMPIONE DELLA BILANCIA COMMERCIALE
L’industry vinicola del Belpaese vale 31,3 miliardi di euro, impegna 530 mila aziende con circa 870 mila addetti, ed è in cima alla speciale classifica relativa alla bilancia commerciale del made in Italy tradizionale, quello delle 4A (Abbigliamento, Alimentare, Arredamento, Automazione) che vale ogni anno circa 200 miliardi di euro. Il contributo del vino non si limita alla filiera agroalimentare, ma si allarga al made in Italy nel suo insieme: dall’analisi di oltre 40 settori rappresentativi delle cosiddette 4A, il vino, con quasi 7,9 miliardi di euro di esportazioni nette, si è collocato nel 2022 al primo posto per livello del saldo commerciale, lasciandosi alle spalle altri campioni del Made in Italy nel mondo, sia del sistema moda che della meccanica
strumentale. Una scalata, quella del prodotto agricolo italiano più richiesto su scala globale, partita dal 4° posto del 2011 sino alla performance di oggi.

Andrea Etrari

Articoli collegati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button