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Verona-Brennero: parte il conto alla rovescia per l’Alta Velocità

Assegnato al Comune il Masterplan per le aree verdi

270 giorni di tempo per ultimare il progetto preliminare della tratta Pescantina-Verona, il Lotto 4 del progetto del Quadruplicamento della linea ferroviaria di accesso sud alla galleria di Base del Brennero, Fortezza -Verona.
E’ quanto previsto dal protocollo di Intesa siglato nel 2013 tra Comune e RFI e poi aggiornato con un secondo protocollo nel 2020 nel quale il Comune di Verona chiedeva due cose:

  1. Non alzare il livello di posizionamento dei binari.
  2. Valutare la possibilità di una stazione intermedia a San Massimo, sulla linea storica, per i passeggeri locali.
Oltre a queste due novità, c’è anche la stesura del Masterplan dell’area da Parona a San Massimo, in cui verranno progettati parchi, aree verdi e infrastrutture di interesse pubblico per riqualificare il territorio interessato. Lo scopo è anche quello di migliorare il collegamento urbano ferroviario tra est ed ovest, che non sarà più una barriera continua. I quartieri interessati sono i centri abitati dei quartieri di Chievo, La Sorte, Croce Bianca e San Massimo.
Oggi il Sindaco Sboarina ha nominati i tecnici comunali dell’Urbanistica e della Mobilità e Traffico che faranno parte del gruppo di lavoro tecnico composto dai rappresentanti di RFI, della Regione e dei comuni coinvolti nell’opera.
Il tracciato passerà nei comuni di Pescantina e San Pietro di Incariano immettendosi poi in quello veronese, dove proseguirà fino al raccordo della linea Milano-Venezia.
Sulla base del protocollo 2013, il nuovo tracciato sarà realizzato per la maggior parte in affiancamento alla linea storica, mentre è previsto ex novo in zona Boscomantico, con realizzazione di un ponte sull’Adige.

Nel progetto preliminare verrà perfezionata anche la soluzione alternativa del tracciato interrato da Borgo Milano a San Massimo, fortemente caldeggiata dall’Amministrazione comunale per evitare cantieri su Corso Milano, evitando così disagi alla viabilità e alle attività economiche.
Soddisfatto del passo in avanti l’assessore alla Pianificazione urbanistica Ilaria Segala, che ha commentato:
“Finalmente si parte. Per febbraio 2022 la prima fase della progettazione sarà completata e si potrà procedere con gli step successivi. L’importanza dell’opera in questione non si discute, per Verona questi lavori sono imprescindibili, in quanto inseriscono a pieno titolo la nostra città nel sistema Alta Velocità, con benefici per il traffico merci ma anche per i treni passeggeri. Con l’integrazione al Protocollo portiamo a casa un altro importante risultato, ovvero la stesura del Masterplan per la ricucitura dei quartieri oggi “feriti” dalle rotaie.
Le linee dismesse potranno essere usate per nuove piste ciclopedonali, per infrastrutture utili a collegare più zone della città. Senza contare le nuove aree che avremo disposizione per parchi e zone verdi, in una parte della città che soffre la mancanza di tali standard.
Fondamentale sarà la comunicazione ai cittadini, per la quale è previsto un info point e una campagna ad hoc per dare tutte le informazioni e il supporto necessario”.
Si presume che l’avvio dei cantieri a Verona sarà nel 2023, considerando che la Galleria di Base del Brennero entrerà in funzione nel 2028.
L'assessore Ilaria Segala
L’assessore Ilaria Segala

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