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Concorso nazionale di pittura “Città di Legnago”: la seconda edizione regala emozioni

Nella splendida cornice del museo Fioroni si è tenuta la seconda edizione del premio dedicato a Giuseppe Mantoan

Nella splendida cornice del museo Fioroni si è tenuta domenica 9 ottobre 2022 la seconda edizione del premio dedicato alla memoria di Giuseppe Mantoan artista, scultore e storico esponente dell’accademia delle Arti G.B. Cavalcaselle che ha curato la realizzazione del concorso.

Il concorso nazionale “Città di Legnago” è uno dei rarissimi concorsi di pittura in Italia senza fini commerciali. Oltre 70 artisti hanno esposto le loro opere nelle sale e nel cortile del museo legnaghese “sfidandosi” in una vera e propria maratona di pittura che ha colorato le polverose stanze della Fondazione Fioroni. Un’occasione per gli artisti giunti da diverse regioni d’Italia di respirare la storia in una cornice di rara bellezza come il nostro museo cittadino.

La giuria, composta da Claudio Rossato, Pittore e Presidente di giuria; Wanna Soffiatti, Diplomata all’Accademia di belle Arti Cignaroli, pittrice e insegnante di arte al nido; Giovanni Albertini, Laureato in filosofia a Verona con tesi di estetica; Mattia Stopazzola, Diplomato alla Scuola Internazionale di Comics Milano; Giuliano Soffiatti, Appassionato d’arte; Federico Melotto, Direttore Museo Fondazione Fioroni, storico; Gianfranco Zenerato, Pittore professionista che opera nel campo artistico Nazionale e Internazionale da oltre trent’anni ha deciso di premiare le seguenti opere:

PRIMO PREMIO – GIANNI GUEGGIA – BRESCIA

Alla cerimonia di presentazione era presente il sindaco di Legnago, Graziano Lorenzetti, che con la sua presenza ha voluto testimoniare la vicinanza al premio e il suo apprezzamento per l’iniziativa dell’Accademia delle Arti di Legnago. Particolarmente toccante è stato il ricordo che Adriano Mantoan ha tratteggiato dell’amico Giuseppe alla cui memoria il premio è stato dedicato. “Grazie a tutti gli artisti che hanno deciso di portare le loro opere qui – ha sottolineato – perché hanno dimostrato come si possa dare forma ai sogni, come le sensazioni e le speranze possano diventare reali grazie all’arte. L’arte non dà da mangiare ma alimenta le emozioni di ognuno di noi. E questo anche Giuseppe lo aveva capito dedicandosi anima e corpo a questa sua attività passione materna”. “Come mi ha raccontato un suo allievo – ha proseguito – Mantoan era un insegnante severamente dolce, che sapeva incantare i suoi studenti. Quello che più ci manca di lui è il suo sorriso scrosciante e contagioso”.

Un sorriso come quello che, sicuramente, gli avrà attraversato il volto vedendo come in occasione del concorso a lui dedicato l’arte sia tornata ad essere protagonista grazie al lavoro di tanti amici che hanno voluto ricordarlo nel modo che a lui sarebbe piaciuto di più: dando forma ai sogni con l’arte.

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One Comment

  1. Grazie, mi ha fatto molto piacere leggere parole che non ricordavo di avere detto ma che mi sono uscite da dentro. Un giorno, parlando con Giuseppe gli ho chiesto perche’ non mettesse ai suoi Crocefissi la corona di spine e Lui mi ha risposto: ” con tuti i spini che ghe impiremo tuti i giorni non me la sento de metargane anca mi!” Ecco, Giuseppe Mantoan era questo e questo pensavo quando Wanna mi ha invitato a parlare.
    🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏

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