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“Divertiamoci a teatro”: la ventiquattresima edizione è un successo

Trentatré rappresentazioni, trentadue in abbonamento e una (“Non hanno un amico” di e con Luca Bizzarri) fuori abbonamento per un totale di 22.070 presenze con una media di 669 spettatori a serata

Trentatré rappresentazioni, trentadue in abbonamento e una (“Non hanno un amico” di e con Luca Bizzarri) fuori abbonamento per un totale di 22.070 presenze con una media di 669 spettatori a serata: questo il bilancio della venticinquesima edizione della rassegna Divertiamoci a teatro che, organizzata dal Teatro Stabile di Verona, si è conclusa il 22 marzo abbracciando un arco di tempo di cinque mesi. I 2.161 abbonati agli otto spettacoli, con le loro 17.288 presenze, hanno rappresentato il 78% del pubblico. Il 22% ha invece preferito acquistare il biglietto per i singoli spettacoli. Il titolo che ha fatto registrare il maggiore numero di spettatori è stato “Quasi amici” con Massimo Ghini e Paolo Ruffini: 2.904 presenze con una media di 724 spettatori a serata. A seguire, “Tuttorial” di e con gli Oblivion (2.802 presenze, 700 di media) e via via tutti gli altri con cifre simili tra loro. La serata con Luca Bizzarri, data unica, ha fatto registrare 747 presenze. Per fare fronte alle numerose richieste, per lo spettacolo di Bizzarri e per gli otto spettacoli in abbonamento sono stati venduti, a prezzi scontati, anche i posti a visibilità ridotta che di solito non vengono occupati. A detta del pubblico, a cui è stato chiesto di compilare un questionario, l’edizione 2023-24, la venticinquesima, ha offerto momenti di grande divertimento che hanno comunque sempre suggerito riflessioni sul senso della vita: dal denaro che non è tutto alla disabilità, dall’amicizia alla grandezza del perdono, dalle follie del digitale al tran tran quotidiano che ingrigisce gli animi. Il pubblico ha molto apprezzato gli interpreti di questa edizione. Oltre agli Oblivion e ai già nominati Bizzarri, Ghini e Ruffini, sono rimasti nel cuore degli spettatori la coppia Gianfranco Jannuzzo e Barbara De Rossi nel “Padre della sposa”, Nello Mascia, la coppia Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli in “L’anatra all’arancia”, Marina Massironi e Valerio Santoro, Francesco Pannofino e i quattro interpreti di “Vicini di casa” che ha chiuso alla grande la rassegna: Amanda Sandrelli, Gigio Alberti, Alessandra Acciai e Alberto Giusta.
Molto seguiti sono stati, anche quest’anno, gli otto incontri degli attori con il pubblico. Organizzati in collaborazione col quotidiano “L’Arena”, sono stati condotti, a turno, dal caporedattore Luca Mantovani e dalla redattrice Alessandra Galetto. Come sempre, si sono rivelati un momento di piacevole approfondimento con aneddoti sul “dietro le quinte” e sull’allestimento della commedia.
«Mai come in questa edizione– dice Piermario Vescovo, direttore artistico del Teatro Stabile di Verona – la rassegna ha rivelato rapporti tanto stretti e intensi con la settima arte, il cinema. Degli otto spettacoli in programma ben sei avevano legami profondi col cinema: cinque erano commedie traslate più volte nel corso degli anni in film di successo, uno era invece uno spettacolo tratto da un film campione d’incassi. La rassegna, quest’anno particolarmente apprezzata dal pubblico che ha eguagliato i numeri del pre-Covid, anzi, li ha addirittura superati, è stata molto seguita dai mezzi d’informazione della città, dai quotidiani alle tivù, dalle radio ai canali web. Il successo della rassegna lo si deve anche a loro così come alle aziende che ci hanno sostenuto».
«Tra gli spettacoli proposti – aggiunge Paolo Zanchin, responsabile della programmazione – due, “L’anatra all’arancia” e “Vicini di casa”, ci vedevano anche come coproduttori. Di entrambi, visto il successo che hanno riscosso e stanno riscuotendo, siamo molto orgogliosi. Tutti e due gli spettacoli sono stati acquistati da decine di teatri per la stagione 2024-25: entrambi sono già in cartellone per oltre cinquanta serate. Calato il sipario sulla stagione 2023-24, sarà presto annunciato il programma dell’edizione 2024-25 che – conclude Zanchin – sta per essere completato».  

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