Dopo giorni di polemiche e cambi di location dovute a minacce e proteste è ufficiale: la presentazione del libro di Roberto Vannacci “Mondo al Contrario“ si terrà presso l’Auditorium Comunale di Tregnago, in via Frabbrica (ex-cementificio) sempre giovedì 11 gennaio, ore 20.30.
“Non sono le minacce di associazioni che in nome della democrazia vogliono mettere i bavagli alla gente a fermare l’evento. – ha spiegato il cons. reg.le Stefano Valdegamberi, tra gli organizzatori dell’evento – I metodi adottati di dissuasione sono gli stessi delle associazioni mafiose e chiedo che vengano denunciati e perseguiti. La democrazia si fonda sulla libera dialettica del pensiero e non sulle minacce”.
Giovedì 11 gennaio la sala convegni dell’Auditorium di Tregnago si trasformerà in un foro di discussione culturale. All’evento, a cui sarà presente l’autore, porteranno i loro saluti il consigliere regionale Stefano Valdegamberi, il consigliere comunale Rosario Russo e l’ex deputato Vito Comencini. La conversazione sarà moderata dal dottor Abbondio Dal Bon, che guiderà l’interazione tra gli ospiti e il pubblico, fornendo ulteriori spunti di riflessione. Negli scorsi mesi Il Mondo al Contrario ha catalizzato l’attenzione nazionale, per le opinioni espresse dal Generale Vannacci in merito a varie questioni sociali e politiche. L’incontro vuole essere un’occasione di dialogo tra diverse prospettive, fornendo una piattaforma di discussione costruttiva su argomenti di grande rilevanza sociale.
“E’ inaccettabile che in un Paese libero e democratico venga impedita la presentazione di un libro. – ha spiegato – E’ quello che sta accadendo a Verona, dove non è possibile ospitare la presentazione del libro del generale Roberto Vannacci “Il Mondo al Contrario”. Associazioni come Circolo Pink, Infospazio 161, Rifondazione Comunista, Paratodos, Osservatorio Migranti Verona, Sat Pink e Potere al Popolo si vantano sui loro canali social di essere riusciti a boicottare la presentazione del libro prevista per giovedì 11 gennaio. Annunciando manifestazioni, insulti, minacce e provocazioni hanno costretto i titolari dell’hotel che ospitava l’evento ad annullarlo”.
