Si illumina con le prime proiezioni il grande schermo del Teatro Vittoria di Bosco Chiesanuova (Verona) per la ventinovesima edizione del Film Festival della Lessinia.
Venerdì 25 agosto, alle 18, ospite speciale della cerimonia di apertura della rassegna cinematografica internazionale dedicata alla vita, alla storia e alle tradizioni delle terre alte del mondo è l’attore Fabio Testi che riceve il Premio Protagonisti del Tempo.
Per l’occasione, Fabio Testi è anche l’interprete della narrazione che accompagna un evento cinematografico unico, realizzato in collaborazione con la Cineteca di Bologna e il Museo del Cinema di Torino. Il Film Festival della Lessinia proietta 13 cortometraggi di inizio Novecento del “Grand Tour” sulle montagne italiane: dall’ascensione al Cervino alle eruzioni dell’Etna passando per le cave di Carrara, le Cascate di Terni, il Vesuvio e altri luoghi amati dai viaggiatori europei che proseguivano in questo tempo la tradizione del viaggio erudito e di studio nel “Bel Paese”. La colonna sonora originale è composta ed eseguita dal vivo da Thomas Sinigaglia alla fisarmonica.
Concorso
Mentre si anima la Piazza del Festival, prendono il via alle 21 al Teatro Vittoria le proiezioni delle pellicole in Concorso. A partire dall’anteprima italiana Bir Tutam Karanfil / Chiodi di garofano e garofani (Belgio, Turchia 2022) di Bekir Bülbül. Racconta di Musa, un anziano rifugiato che vive nel sud-est dell’Anatolia. In seguito alla morte della moglie, decide di trasportare il corpo verso la loro terra natia, accompagnato dalla nipote, ma attraversare i confini non è facile.
Parole Alte
Ad inaugurare il ciclo di incontri Parole Alte sono due appuntamenti. Col suo libro L’incredibile storia della neve e della sua scomparsa (Aboca), Alberto Grandi indaga l’uso che i nostri antenati, per millenni, hanno fatto della neve e del ghiaccio, per scoprire vicende e personaggi incredibili, rotte commerciali che dalle Alpi arrivavano al torrido Egitto, guerre, scontri e accordi per garantirsi l’approvvigionamento di due prodotti essenziali per le economie dei popoli passati. Senza dimenticare uno dei distretti più importanti per la produzione europea del ghiaccio: la Lessinia.
Alle 16 si parla di Resistenza, di cui quest’anno si ricordano gli ottant’anni dall’inizio. La prospettiva però è quella delle donne, per una volta non nel ruolo comprimario di aiutanti o comparse, ma di protagoniste. Benedetta Tobagi ne La Resistenza delle donne (Einaudi) affronta il periodo dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945 con tagli sociali, politici, familiari. Dicendo anche di come la montagna sia stata teatro di molte delle vicende cruciali di quel tempo.
Musica
La prima giornata di Festival si chiude, dalle 23, con il sottofondo della musica giamaicana di Zambo Super Pizza nelle sue numerose evoluzioni, partendo dal rocksteady passando per ska, reggae e dub. Sul palcoscenico si esibiscono Alessandro Bucci (sassofono), Federico di Biase (tromba), Matteo Zambonin (trombone), Lorenzo Amico (chitarra), Riccardo Ottaviani (chitarra), Jacopo Mocci (tastiere e synth), Roberto Panarotto (basso), Davide Recchia (batteria) e Oliver Araya (percussioni).