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Festival del Gioco al PalaDolcè nel weekend del 27-28 aprile

Torna al PalaDolcènel weekend del 27-28 aprile 2024 il FestiVal del Gioco, ideato a conclusione del progetto di sviluppo “Genera” che,per sei anni,ha coinvolto trasversalmente numerose realtà del territorio della Valdadige, e quest’anno alla sua seconda edizione grazie al supporto dei Comuni di Dolcè e di Brentino Bellunoe all’organizzazione di Hermete coop. e dell’associazione giovanileEclettica.

Massimiliano Adamoli, Sindaco del Comune di Dolcè

Forti del successo della prima edizione, il Festival del Gioco diventa simbolo di una nostra convinzione: la comunità cresce bene e in armonia sul proprio territorio quando un’amministrazione è in grado di valorizzare le proprie risorse naturali e garantire al suo interno il libero movimento, l’aggregazione tra famiglie, il gioco sano dei bambini. Ecco perchè quest’anno, accanto alla parte più ludica, ospiteremo uno spunto di riflessione rivolto ad amministratori, educatori e insegnanti attraverso un piccolo convegno di esperti dal titolo “La Rivoluzione del Gioco: Sfide e Opportunità per la Città del Futuro”.

Nella prima giornata del Festival (sabato 27, ore 10-12.30, sala consigliare a Dolcè) si terrà il convegno dal titolo: “La Rivoluzione del Gioco: Sfide e Opportunità per la Città del Futuro”, rivolto ad amministratori, educatori e insegnanti per approfondire il tema della cultura del gioco, degli spazi pubblici e di partecipazione, quale nuova opportunitàper implementare luoghi e occasioni che favoriscano la crescita integrale di una comunità, la vivibilità di un territorio e la qualità di vita dei cittadini. 

Roberto Farnè,professore di Pedagogia del gioco e dello sport all’Università di Bologna e autore di “In-ludere”. Gioco, sport e formazione” (Zanichelli, 2024)

“Il gioco, e soprattutto la libertà di esercitarlo, è uno dei principali indicatori della qualità della vita della nostra società. A fronte di un malessere crescente di bambini e adolescenti – obesità, disfunzioni nello sviluppo psicofisico, fragilità emotiva, isolamento -, le istituzioni, la scuola e la famiglia si chiedano se ci occupiamo seriamente di fare stare bene gli abitanti delle nostre città. Si fa ancora poco per garantire spazio di aggregazione, gioco e movimento nelle nostre città.

Non è Gardaland il modello a cui tendere, ma progetti diffusi e sostenibili che investono gli spazi urbani di prossimità, le aree scolastiche. Ripartiamo dagli spazi residuali: adibirli a luoghi di benessere pubblico costa poco ed è un investimento sostenibile nel tempo. Sarà sufficiente lasciare riempire lo spazio vuoto dai giochi dei bambini, tenere distanti le auto dalle scuole perché i bambini possano camminare per un breve tratto di strada; valorizzare i tempi della ricreazione, dedicare tempo libero per passeggiate a piedi o in bicicletta. In fondo la qualità del gioco sarà una cartina tornasole anche della nostra civiltà.

Come la dinamica del gioco incide sulla crescita sana e integrale dei nostri bambini?

Valentina Salzani, Educatrice e pedagogista di Hermete coop.

“Oltre al recupero di spazi liberi e tempi lunghi, va recuperata la cultura stessa del gioco, che non significa riempire i bambini di mille attività organizzate, magari con l’idea che tre ore di inglese giovino più del gioco libero, o che con pomeriggio animato da un adulto garantisca divertimento e maggiore sicurezza per i bambini. Ciò che va salvaguardato è, al contrario, il gioco libero, lì dove i bambini e le bambine imparano a relazionarsi tra coetanei,a gestire le proprie emozioni, anche un eventuale conflitto,ecrescere in sicurezza attraverso l’acquisizione di autonomia e responsabilità.E va investito sulla formazione dei nuovi educatori. Ancora oggi, in alcune facoltà di Scienze dell’educazione,ad esempio, la pedagogia del gioco non è materia di studio, quando sappiamo invece che, per le figure professionali che lavorano con la fascia d’età 0-6 anni, sarebbe invece prezioso recuperare il gioco come strumento di apprendimento. Quanto, per la fascia d’età della scuola Primaria, vanno allungati i tempi della ricreazione, lasciando interagire tra loro classi ed età diverse, mettendo loro a disposizione i giochi oggi banditi dall’ambiente scolastico. Come Hermete poniamo il gioco al centro del nostro servizio educativo, e il supporto offerto al progetto del Festival del Gioco, quale reale contributo allo sviluppo di una comunità, rappresenta perfettamente la nostra vision educativa”.

Dunque, per due intere giornate,e grazie al contributo di tutte le realtà interessate, il PalaDolcè si trasformerà in un grande contenitore di gioco per famiglie, bambini, adolescenti e adulti, con le migliori proposte di gioco da tavolo e con spazi attrezzati per giocare insieme alle associazioni e ricrearsi insieme agli stand gastronomici.

Filippo Gamberoni, di associazione Eclettica, organizzazione del Festival del Gioco

Per noi giovani abitanti della Valdadige il progetto di sviluppo di comunità culminato lo scorso anno con il primo Festival del Gioco, è stata l’occasione più concreta ed entusiasmante per metterci noi stessi in gioco. A cominciare dall’opportunità che abbiamo avuto di costruire una rete tra associazioni e istituzioni del territorio, grazie alla qualeabbiamo preso interamente in carico la manifestazione e ideato il programma di questa seconda edizione, a cominciare dal soddisfare gusti e bisogni delle diverse generazioni che vivono questa valle. Nel programma del weekend del 27 e 28 aprile sono infatti previsti tornei dell’antico gioco dello scianco e delle bocce, ma anche i cabinati videoludici, precursori della playstation, costruiti direttamente dagli adolescenti. Avremo poi laboratori di gioco con materiali di recupero organizzati per gli 0-5 anni dalle scuole d’Infanzia e Primaria, così come i più innovativi giochi da tavolo per la fascia 6-99 anni. E poi avremo ospite il più social degli eventi, quello con il Giocagiullari, coppia di famosi educatori diventati youtuber per promuovere il gioco! E ancora appuntamenti di formazione dedicati a genitori, educatori e insegnanti, occasioni di condivisione e divertimento per tutte le età”.

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