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Giovani NEET ripartono con il progetto “A Place to Be” al Gabanel Bike Hostel

I sintomi possono apparire individuali ma alla radice delle fragilità esistenziali dei giovani tra i 18 e i 30 anni c’è una grande e comune paura di diventare adulti in un futuro che – forse per la prima volta nella storia – gli adulti stessi raccontano come catastrofico. Chiamati a rispondere a un contesto sociale sempre più competitivo ed ansiogeno, permeato da una cosiddetta ‘elegia della felicità’ che li vorrebbe tutti performanti e brillanti, sempre più ragazzi faticano a rimanere al passo, e, anzi, tale è la durezza e velocità dell’impatto con l’esterno che ne vengono sbalzati fuori, così si ritirano da scuola, amici e società o, viceversa, acuiscono il conflitto con chi li esclude.

Questo, in estrema sintesi, nella testimonianza di Paola Zermian, educatrice territoriale Aulss 9 – Distretto Ovest di Verona, vent’anni di esperienza e un ruolo centrale nella proposta educativa creata da Hermete coop “A Place to Be” attorno all’impresa sociale Gabanel Bike Hostel di Bussolengo (Vr), è il contesto dei beneficiari a cui è dedicato il progetto di sostenuto da Intesa Sanpaolo attraverso il Programma Formula in collaborazione con Fondazione CESVI.

Obiettivo del progetto “A Place to Be” è dunque sostenere il reintegro di questi giovani in difficoltà – i cosiddetti Neet – in una routine quotidiana che permetta loro di ricucire le relazioni con famiglia, amici, scuola o mondo del lavoro, di riorientare un proprio progetto di vita e di tornare a investire nelle proprie capacità. L’opportunità offerta da Gabanel Bike Hostel è proprio questa: qui i ragazzi, segnalati da famiglie, Servizi, Scuola, possono provarsi in un’attività lavorativa reale, acquisire sicurezza e competenze professionali, in questo caso nell’ambito della gestione e manutenzione di un ostello ciclistico, partecipando alle molteplici attività collegate. Negli ultimi due anni l’impresa sociale della coop Hermete ha dato nuovo impulso alla promozione del cicloturismo ecologico, riservando in Gabanel, proprietà requisita alla Mafia, nuovi spazi dedicati all’ospitalità, alla formazione, alle iniziative sociali, artistiche e culturali e allo svago, e facendone anche un laboratorio permanente di apertura, inclusione e relazione per i giovani.

Il progetto è stato finanziato attraverso una raccolta fondi attiva da ottobre a dicembre 2022 su For Funding, la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo dedicata a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà. In sei mesi, sono stati raccolti oltre 100.000 euro grazie alle contribuzioni di privati cittadini, imprese, della Banca e delle società del Gruppo Intesa Sanpaolo.

Nei primi sei mesi dell’anno la cooperativa Hermete ha attivato un campus annuale per 6 ragazzi tra i 16 e i 25 anni, che vivevano una situazione di disagio e isolamento, coinvolgendoli con l’accompagnamento di un Mastro educatore nella manutenzione dell’ostello, nella cura di giardino, piscina e di un nuovo spazio di accoglienza, ritrovo e relax per turisti e ciclisti, grazie anche all’acquisto di 7 ombrelloni, 8 sdraio, 3 divanetti e 6 poltroncine con cui è stato possibile allestire una apposita area attigua al Bici Grill.

Sempre con i fondi del progetto sono state attivate 10 borse lavoro di 8 settimane per altrettanti ragazzi in forte disagio che, inseriti in 2 diversi Campus Educativi Esperienziali, coordinati da un Mastro educatore stanno acquisendo nuove competenze in falegnameria, contribuendo alla realizzazione e all’allestimento di un’area gioco per bambini, si occupano della manutenzione della piscina e del giardino, nonché intervengono all’interno dell’ostello con riparazioni di infissi e bagni, tinteggiature e necessità di routine.

Nell’ambito del contrasto alla dispersione scolastica, in particolare aumento dopo il periodo Covid-19, altri tre ragazzi beneficiari del progetto sono seguiti da una Tutor in altrettanti tirocini estivi, part-time in cui, valorizzando le loro competenze scolastiche (conoscenza delle lingue straniere e settore alberghiero), i ragazzi si stanno provando nell’accoglienza dei turisti, e nella somministrazione di cibi e bevande al Bici Grill. Inoltre, è stato possibile siglare un contratto con un operatore che fa da Mastro Educatore e sovrintende alla gestione del bici-grill e affianca i ragazzi Neet.

Sempre grazie ai fondi raccolti, si è scelto di potenziare ulteriormente l’offerta turistica con l’allestimento di una piccola officina utile a manutenzione e riparazioni delle biciclette, l’acquisto di un defibrillatore e un Minivan da 9 posti per il trasporto dei turisti e, all’occorrenza dei ragazzi che partecipano alle attività, mentre è in fase di acquisto un carrello per il trasporto delle biciclette. Nell’ambito della formazione professionale, infine, sempre nell’ambito dell’accoglienza turistica, a 4 ragazzi Neet e a un operatore saranno proposti specifici corsi per la sicurezza e per la somministrazione di cibi e bevande, come l’HACCP.

Tutte attività che inizialmente possono rappresentare una sfida non facile, ma che poi si rivelano opportunità concrete da cui questi ragazzi traggono la forza per uscire dallo stato di isolamento e riacquistare motivazione e fiducia in se stessi.

Lo conferma per Hermete coop. la coordinatrice del progetto “A Place to Be”, Elly Zampieri“Grazie al supporto di Intesa Sanpaolo abbiamo potuto integrare la nostra esperienza educativa in una ampia rete sociale territoriale attraverso la quale possiamo far fare a questi ragazzi delle esperienze lavorative “vere”, in un settore interessante come è quello turistico ed ecologico, e contestualmente possiamo accompagnarli nella definizione del proprio percorso individuale, così da rafforzare il senso di positività e autoefficacia e superare la situazione di crisi e stallo personale”.

“Siamo orgogliosi di aver reso possibile questo importante progetto che coniuga l’attenzione per i giovani e il patrimonio ambientale e turistico del Veronese – sottolinea Cristina Balbo, direttrice regionale Veneto Ovest e Trentino Alto Adige Intesa Sanpaolo -. Abbiamo scelto questa iniziativa, in collaborazione con Fondazione CESVI, perché ha un forte risvolto in termini di sostenibilità ambientale e sociale, e trasforma il cicloturismo in un’opportunità concreta di occupazione per questi ragazzi”.

Quest’importante progetto ci permette di essere più incisivi, con proposte progettuali rispondenti ai bisogni territoriali su una serie di questioni che colpiscono il nostro Paese in ambito ESG. Il progetto “A Place to Be!” è la dimostrazione che per dare una risposta rapida ed efficace alle problematiche sociali territoriali, il connubio tra i mondi non profit e profit può rappresentare una soluzione vincente in grado di portare soluzioni concrete in contesti sociali periferici complessi“, aggiunge Roberto Vignola, Vice Direttore generale di Fondazione CESVI.

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