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La biodiversità sui banchi di scuola

A settembre lezioni di cittadinanza attiva ed inclusività al Parco Natura Viva

Anche il Parco Natura Viva torna sui banchi di scuola. “Salvaguardia della biodiversità” il tema più trattato ma non verrà lasciata indietro la divulgazione scientifica e i temi della cittadinanza attiva, con un’attenzione particolare al paesaggio sonoro. Sono solo alcuni dei corsi ai quali è dedicato il mese di settembre al parco zoologico veronese, con un programma fitto di appuntamenti per insegnanti, educatori o appassionati di didattica in chiave green. Si parte sabato 16 con una due-giorni dedicata alle proposte offerte alle scuole veronesi e non, per concludere domenica 8 ottobre con un focus sulla “sound diversity”, a vantaggio di tutti coloro che non possono percepire con gli occhi. Il tutto guidato da Katia Dell’Aira, zoologa responsabile del settore educativo del Parco Natura Viva in collaborazione con molti partner tra i quali Fondazione ARCA, Oltre Magy’s, Biosphera e con il sostegno di Fondazione Cariverona.

“Per noi la formazione non finisce mai – spiega Dell’Aira – soprattutto perchè gli ecosistemi mutano ad una velocità tale che spesso non ci lascia il tempo di capire come intervenire. E’ per questo che abbiamo voluto dedicare alla fine del mese quattro giornate alla salvaguardia del paesaggio sonoro, ovvero quell’insieme di caratteristiche udibili che rendono peculiare un habitat. Di fronte al fenomeno della deforestazione, gli ecosistemi rischiano di essere privati di molte specie e diventare ambienti silenti. Una perdita per tutti e in particolar modo per chi, con disabilità visiva, non ha altra risorsa che gli consenta di vivere la natura”. Un problema sotto gli occhi di tutti in Asia con il commercio su larga scala degli uccelli canori, e in Madagascar con il lemure “cantante” sull’orlo dell’estinzione. Ma che si manifesta anche nelle oasi naturali dietro casa nostra. “Il progetto di riqualificazione della Val Borago, alle spalle di Avesa, sarà oggetto invece del primo appuntamento con gli insegnanti, in programma questo fine settimana. Un vajo frequentato dall’uomo sin dal Paleolitico che ha rischiato in quest’epoca di vedere i suoi prati aridi trasformati in superficie vitata intensiva. Eventualità sfumata solo grazie all’impegno di chi abita ogni giorno quel territorio. E poi progetti di reintroduzione in natura guidati dal Parco Natura Viva e molti altri temi a disposizione della didattica di ogni ordine e grado”, conclude la zoologa.

Andrea Etrari

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