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Marcantonio Bentegodi 150: il ricordo di uno dei padri dello sport veronese

Uomo dello sport, amministratore del bene comune con una grande caratura culturale e intellettuale, spinto da uno spirito progressista per un’Italia unita e liberata dal dominio austriaco. Marcantonio Bentegodi ha senza dubbio lasciato un’impronta indelebile e fondamentale per Verona, dimostrandone tutto il suo amore fino al suo ultimo giorno di vita, il 9 agosto 1873 quando, nel testamento, lasciò la quarta parte del suo patrimonio al Comune “per non dimenticare l’educazione fisica della gioventù veronese”, come fu scritto nel documento. Ora, in occasione dei 150 anni dalla sua morte, prenderanno il via una serie di iniziative sportive e culturali denominati “150 Marcantonio Bentegodi”, organizzati dal Comune di Verona – assessorati alla Cultura, allo Sport e all’Istruzione, in collaborazione con la Commissione per le onoranze nei Pantheon “Ingenio Claris” e “Beneficis in patriam” del Cimitero Monumentale di Verona, l’Associazione dei Consiglieri Comunali Emeriti del Comune, la Fondazione Bentegodi, l’Archivio di Stato e la Società Letteraria di Verona.

Tra una settimana, mercoledì 9 agosto, giorno in cui Bentegodi morì nel 1873, prenderà il via un ricco programma a lui dedicato, iniziando con una commemorazione ufficiale al Cimitero Monumentale di Verona. Ci saranno poi una mostra a Palazzo Barbieri, una all’Archivio di Stato e un’esposizione realizzata dalla Società Letteraria. Per l’occasione è stata realizzata una mappa dedicata ai luoghi legati a Bentegodi, un audio-tour digitale, ma anche attività didattico-sportive, giornate di studi e convegni. Da segnalare inoltre che il 27 ottobre verrà apposta una targa sulla facciata di Palazzo “Pindemonte-Bentegodi”, casa in cui visse in via Leoncino 5. Tutte le informazioni sono sul sito del Comune di Verona alla pagina dedicata all’indirizzo https://www.comune.verona.it/nqcontent.cfm?a_id=87935“Marcantonio Bentegodi ha reso un grande servizio  alla nostra città donando il suo patrimonio al Comune – ha detto l’assessora alla Cultura Marta Ugolini -. Una personalità speciale che vogliamo ricordare attraverso le tante iniziative promosse grazie alla spinta data dall’Associazione Consiglieri Emeriti e dalla Commissione per le onoranze nei Pantheon. In programma ci saranno eventi dedicati a tutte le fasce d’età e per tutti i gusti, che siamo certi avranno una grande partecipazione dei cittadini”.   Negli anni Verona ha onorato l’ex consigliere comunale della città scaligera e membro del Consiglio Provinciale di Sanità, dedicandogli una via, il Centro Polisportivo, ora Fondazione Bentegodi, una scuola d’infanzia comunale, l’Istituto Agrario della provincia e lo stadio dove gioca la squadra di calcio dell’Hellas Verona. Fondazione Marcantonio Bentegodi è il nome che ha preso la “Società di Ginnastica e Scherma” da lui fondata nel 1868, una delle tante iniziative intraprese per promuovere e sostenere lo sport ma anche la cultura, come dimostrato quando donò la sua intera biblioteca alla Società Letteraria. Fu anche tra i fondatori del quotidiano L’Arena il 12 ottobre 1866. 

Il programma di “150 Marcantonio Bentegodi” è stato presentato questa mattina in Sala Arazzi. Sono intervenuti l’assessora alla Cultura Marta Ugolini, per la Commissione Pantheon i commissari Valeria Rainoldi e Matteo Fabris  dell’Archivio di Stato, il presidente dell’Associazione Consiglieri Emeriti Silvano Zavetti, la presidente della Società letteraria di Verona Daniela Brunelli e il presidente della Fondazione Bentegodi Giorgio Pasetto. “Bentegodi è conosciuto per lo sport – ha affermato Silvano Zavetti – ma in realtà ha fatto ben di più per quanto riguarda l’istruzione, e poi è stato anche un consigliere emerito, per questo lo ricorderemo con un convegno”. “Abbiamo scelto di ricordare questo cittadino benemerito nel giorno della sua morte, il 9 agosto – spiega Valeria Rainoldi – al Pantheon al Cimitero Monumentale, da cui partiranno tutta una serie di iniziative. Bentegodi ci ha lasciato tanti insegnamenti e valori, quindi è giusto che la città gli renda onore”. “Spero che le celebrazioni possano avere una partecipazione ampia – dice Matteo Fabris – ed aspettiamo tanti visitatori alla mostra all’Archivio di Stato”. “Ringrazio quanti si stanno spendendo per onorare la memoria di questo nostro importante concittadino – ha aggiunto Daniela Brunelli -. Alla Società Letteraria ha lasciato testimonianze importanti, tra cui una quindicina di documenti, e 1349 volumi”. “Aver avuto l’idea di investire 150 anni fa un quarto del suo patrimonio per l’attività fisica dei giovani è un messaggio di una potenza straordinaria – sottolinea Giorgio Pasetto -. La nostra eredità è valorizzare al massimo quella che è oggi la Fondazione Bentegodi, con 2400 atleti che praticano 12 discipline sportive, una grandissima risorsa per la città”. Andrea Etrari

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