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Andrea Martongelli: più rock di così non si può

Uno dei chitarristi italiani Heavy Metal più apprezzati del panorama musicale si racconta

 

Andrea Martongelli, nato a Bovolone, legnaghese di adozione e cittadino del mondo per passione e lavoro, è uno dei chitarristi italiani Heavy Metal più apprezzati del panorama musicale contemporaneo. Chitarrista, autore, e coordinatore nazionale della sezione di chitarra Rock-Metal del Modern Music Institute, Andrea, inizia la carriera professionale nel 1999 – anno di fondazione della band Arthemis – con la quale ha all’attivo oltre dieci dischi. La sua perizia tecnica sull’uso della chitarra elettrica, unitamente al suo approccio totalizzante nei confronti del rock (atteggiamento e look compresi), lo rendono un artista unico e per questo seguitissimo.

  • A che età si è instaurato il tuo legame con la chitarra elettrica? Qual è stata la causa scatenante che ti ha legato in modo definitivo a questo strumento?

Ho iniziato a suonare la chitarra a 11 anni, dopo aver ricevuto il primo album dei Metallica, che ha avuto su di me un impatto veramente forte e mi ha aperto la strada verso un mondo musicale veramente vasto; dal rock, al metal, al blues, passando attraverso la musica classica. A dire il vero, non mi sono mai fermato ad un solo genere musicale, anche se prediligo maggiormente il rock per la vitalità ed esplosività che trasmette. Respirare la musica da diverse culture ed assimilarne frammenti e sfumature che ti aiutano a sviluppare uno stile musicale personale, solido ed inconfondibile, rappresenta il mio rapporto con la musica, giorno per giorno.

  • La tua intensa attività discografica e concertistica ti ha permesso di  raggiungere risultati ragguardevoli. Vuoi raccontarci una tra le più belle esperienze legateai tour in Italia o all’estero?

Tutte le esperienze on the road sono diversamente belle e lasciano il segno. L’aver suonato al leggendario Whisky a Go-Go di Hollywood, oppure a numerosi festival come il Download Festival di Donington per due anni consecutivi, Hellfest, Wacken Open Air e molti altri, con la mia band Arthemis, o l’aver svolto tour in Giappone, Europa, Russia, Gran Bretagna, Stati Uniti e condiviso il palco con musicisti internazionali come Steve Vai, Paul Gilbert, Marty Friedman e molti altri, rappresentano esperienze indimenticabili, uniche. Penso che il mio punto di forza sia proprio vedere tutto ciò che di buono accade durante il mio percorso musicale come un vero e proprio punto di partenza; non ci sono traguardi. Non ne ho mai abbastanza e cerco sempre nuove sfide personali, ponendomi sempre obiettivi difficili da raggiungere. Non ho mai tempo di guardare indietro, il futuro è molto più intrigante.

  • Sappiamo bene che la staticità non ti appartiene. C’è qualche importante novità per il prossimo futuro?

Certamente! Nuovi album e tour con i miei Arthemis e anche per quanto riguarda la mia carriera solista. A Gennaio mi esibirò al famoso Namm Show negli Stati Uniti (una meta musicale mondiale) . Poi il prossimo Febbraio sarò impegnato in un mese intero di tour come chitarrista della band “Altitudes & Attitude”, formata da David Ellefson (Megadeth), Frank Bello (Anthrax), Joe Babiak e suoneremo 14 concerti (Gran Bretagna, Francia, Germania, Belgio, Olanda, Norvegia, Svezia), di cui le ultime 6 date in apertura al leggendario chitarrista dei Guns’n’Roses “Slash” e a Miles Kennedys (cantante di “Slash & The Conspirators” e degli “Alter Bridge”). Sarà un tour veramente importante per la mia carriera e non vedo l’ora di tornare on the road sia con la mia band di sempre “Arthemis” che con questa nuova band formata da musicisti internazionali.

  • Come vedi il futuro della chitarra elettrica nel panorama musicale?

La chitarra è uno strumento che ha sempre regalato grandi emozioni a tutto il mondo; è uno strumento imprevedibile, in continua evoluzione, a servizio della Musica e ricco di sfumature, molte ancora non scoperte ed approfondite; uno strumento sincero. Con la chitarra non puoi mentire, traspare il carattere di una persona che si trasforma in musica, senza filtri; arriva subito al cuore delle persone perchè parte da esso ed ecco perchè non sarà “mai” fuori moda.

Foto e immagini allegate sono a cura di Annalisa Russo

A cura di Lorenz Zadro

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