
Medaglista affermata, ma nuova nel campo dei francobolli nei due francobolli per il 1950° anniversario del martirio dei Santi Pietro e Paolo, Daniela Fusco ha cercato di “ingrandire al massimo i ritratti dei due apostoli in maniera da essere immediatamente colti al primo sguardo. Sulle chiavi simbolo di San Pietro, ho collocato il gallo a rappresentare il triplice rinnegamento di Cristo. Su di una chiave, la croce al contrario ne ricorda il martirio. Nel francobollo di San Paolo la spada, simbolo della persecuzione dei cristiani prima della conversione, simboleggia anche il martirio e la forza della fede. Il libro a ricordare le lettere ai cristiani”.
Il dentello polacco, firmato a quattro mani da parte di Andrzej e Teresa Sowińki, mostra una statua del santo cappuccino racchiusa in un cuore ottenuto in perforazione. Animo rivoluzionario e carattere impetuoso, Sant’Alberto Chmierlowski è considerato il San Francesco polacco ed è ricordato per la sua radicalità evangelica e per la sua totale dedizione ai poveri. Sul francobollo è “rappresentato in uno dei sui significativi gesti. “Con una mano offre il pane, mentre con la destra indica l’alto, il cielo”. Per me, assicura l’artista polacca Teresa Sowinska, fratel Alberto “è una persona dai grandi valori spirituali. Ed al tempo stesso rappresenta un grande esempio di patriottismo, perché ha combattuto nell’insurrezione contro l’occupante per riconquistare l’indipendenza del Paese. E perché è un gigante della santità, della carità e della misericordia”.
Nella foto: Nicola Di Foggia, dell’Ufficio filatelico vaticano, premiato da Dario Chiarin, direttore della filiale delle Poste di Legnago e dal sindaco Clara Scapin