
La società Dante Alighieri di Verona, per celebrare i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, ha promosso la realizzazione di una scultura che lo ritrae per mano del Maestro Albano Poli.
Un dono per la città di Verona, tra le tre città dantesche d’Italia, che rimarrà nella storia come simbolo delle celebrazioni di quest’anno. Il volto di Dante impresso sulla pietra verrà svelato solo nei prossimi giorni, come anticipato dal Sindaco Sboarina durante la conferenza stampa di ieri, 5 luglio:
“Verona non era mai entrata nei festeggiamenti danteschi, un risultato che abbiamo conquistato e rivendicato con forza e che merita di essere fissato nella storia. Un traguardo che abbiamo raggiunto grazie alla collaborazione di tante realtà cittadine che hanno fatto la loro parte, raccogliendo il nostro invito a coordinarci per arrivare pronti a queste importanti celebrazioni. Un lavoro corposo fatto in sinergia con il Comitato di Verona della Società Dante Alighieri, nata proprio con questa vocazione”.
La presidente del Comitato di Verona della Società Dante Alighieri Maria Maddalena Buoninconti, membro del Consiglio centrale, ha spiegato: “Sarà uno spettacolo per gli occhi, sono certa che diventerà una delle statue più fotografate di Verona. Non possiamo che essere orgogliosi di dare questo contributo importante alle celebrazioni dantesche, quello di Verona, infatti, è il comitato più antico della Società Dante Alighieri e si è sempre prodigato per diffondere l’opera del Sommo Poeta”.
Paolo Poli, figlio dello scultore autore dell’opera, ha precisato: “E’ una statua che vuole essere diversa dalle altre. Si metterà in relazione con le persone che la guarderanno. Porrà al centro Dante quale autore della Divina Commedia e porterà ogni visitatore a fare una riflessione sulla propria vita in relazione al viaggio del Sommo Poeta tra Inferno, Purgatorio e Paradiso”.
SG
