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Viaggio multimediale nell’inferno di Dante con una mostra al Bastione delle Maddalene

Un appuntamento unico dedicato al Sommo Poeta con un viaggio tra i gironi danteschi in versione multimediale, tra cultura e spettacolo. Si tratta di una mostra, denominata “Il mio inferno. Dante profeta di speranza”, in programma dal 29 marzo al 29 maggio al Bastione delle Maddalene, in vicolo Madonnina (Porta Vescovo).

L’evento è organizzato da Associazione Rivela con Comune di Verona, Casa Editrice Cento Canti e Diocesi di Verona. L’apertura ufficiale è prevista martedì 29 marzo, ore 11, al Bastione delle Maddalene. Alle ore 20.45, al Teatro Camploy, in via Cantarane 32, serata spettacolo “Il mio inferno. Retroscena da una mostra” alla presenza del curatore Franco Nembrini, di un gruppo di studenti-guide e del robot umanoide NAO. Conduce l’evento Nicolò Brenzoni.

La mostra si avvale di due contributi fondamentali, quello del curatore Franco Nembrini, saggista e pedagogista, e quello del fumettista e illustratore Gabriele Dell’Otto. L’esposizione si sviluppa su una superficie di 500 metri quadri. Tra i tunnel e i cunicoli del Bastione delle Maddalene, il visitatore si trova ad attraversare l’Inferno dantesco, immergendosi in un percorso multisensoriale fatto di proiezioni di immagini, video e suoni. Sono 35 le tappe, scandite da altrettante illustrazioni accompagnate da approfondimenti e riflessioni. Emerge chiaro il legame tra il poeta e la città scaligera, dove fu accolto durante il suo esilio (prima dal 1303 al 1304, quindi dal 1313 al 1318); il vagare per la “selva oscura”, nella quale Dante incontra Virgilio, poi il passaggio della Porta dell’Inferno; lungo i gironi, si susseguono gli incontri, tra gli altri con Paolo e Francesca, Cerbero, Farinata Degli Uberti e Lucifero.

Parte integrante dell’evento è, in esclusiva per Verona, l’opera “El Dante”, realizzata dallo scultore Adelfo Galli. È la raffigurazione di un uomo stupito, travolto e commosso dall’incontro con Beatrice, tanto da cambiare la coscienza che ha di se stesso e di tutta la realtà. Lo scultore rappresenta la processione a cui il Sommo Poeta assiste nel paradiso terrestre (canti XXIX e XXX) del “Purgatorio”. Il mitologico grifone guida il carro della Chiesa, su cui è assisa Beatrice, protetta dai quattro evangelisti (l’aquila, l’angelo, il bue e il leone; la scena è allietata dalla danza delle tre virtù teologali (Fede, Speranza e Carità) e dal tripudio di un popolo numeroso.

La mostra segue il filo conduttore delle straordinarie illustrazioni realizzate da Gabriele Dell’Otto per il volume di Franco Nembrini sull’Inferno dantesco.

L’evento è stato presentato questa mattina dagli assessori alla Cultura Francesca Briani e ai Rapporti con Unesco e Turismo Francesca Toffali. Presenti l’assessore all’Istruzione e Formazione della Regione Veneto Elena Donazzan, il Vicario Episcopale per la Cultura della Diocesi di Verona monsignor Martino Signoretto, il presidente dell’Associazione Rivela Ermanno Benetti e il curatore della mostra Franco Nembrini.

“Mostra particolare e di grande fascino – spiega Briani – che per due mesi coinvolgerà il pubblico nella prima tappa di un più ampio viaggio nel mondo dantesco, che nei prossimi anni porterà alla realizzazione di altre due tappa una sul purgatorio e l’altra sul paradiso. Continua quindi a Verona il grande viaggio dedicato al Sommo Poeta che, nel corso del 2021, anno di Dante, ha portato, in particolare, alla realizzazione: di una esposizione alla Galleria d’Arte Moderna e di una mostra diffusa tra piazze e monumenti, chiese, palazzi e biblioteche, con una mappa d’autore che guida il visitatore. Questo appuntamento è una nuova speciale opportunità, dedicata soprattutto ai più giovani, per scoprire ed apprezzare lo straordinario testo della Divina Commedia”.

S.G.

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