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A Villa Bartolomea un presepe che stupisce!

La nascita di Gesù Bambino si contrappone ai “disastri dell’uomo”, tra tutti il crollo del ponte Morandi. È visitabile fino al 12 gennaio.

«Nell’anno appena passato il creato, il clima e la terra sono stati spesso al centro di dibattiti e discussioni. Papa Francesco ha richiamato, in diverse circostanze, ogni uomo e donna a rispettare la casa comune, che è opera di Dio a disposizione dell’umanità per il bene di tutti. Una conversione ecologica indispensabile a portare pace ed equilibrio in tutto il mondo. Il presepe di quest’anno è un esercizio di fantasia creativa che, oltre a rappresentare tradizionalmente la presenza di Dio fatto uomo nella grotta, lo colloca anche dentro alla modernità del nostro tempo, invocando la sua presenza per salvare l’umanità insieme a tutto il creato»: con queste parole il parroco di Villa Bartolomea, don Alessio Lucchini, illustra il motivo per cui il presepe della chiesa di Villa Bartolomea è un presepe che stupisce.

Posizionato ai piedi dell’altare trova la sua centralità nella nascita di Gesù Bambino nella capanna, attorniato, come da tradizione da Maria e Giuseppe, con tanto di pastori e angeli. Volgendo però lo sguardo, l’attenzione è attirata da un colossale ponte sospeso nel vuoto che riporta alla mente la tragedia del ponte Morandi, il cui crollo ha portato alla morte di 43 persone.

«L’opera» spiega don Alessio «rappresenta plasticamente la realtà della natura violentata dalle avide mani dell’uomo. I palazzi della città prendono la forma di due mani che, come artigli, vogliono ghermire quello che resta di incontaminato, il ponte è distrutto perché questa modalità di sviluppo non conduce a niente. È nella realtà povera della natura che si fa presente la luce e la novità di Dio nel Bambino Gesù. Così immaginiamo la nascita di Gesù, in mezzo al verde, per dare luce e vita alla terra e all’uomo. I re magi vengono dalla città, sono coloro che riconoscono il bisogno di uno stile nuovo di relazione con il mondo. Illuminati e guidati dalla stella e alla ricerca del re dei re (ORO), Gesù, il figlio di Dio (INCENSO), venuto per salvare il mondo con la sua morte (MIRRA)».

Il presepe, visitabile fino al 12 gennaio, è stato realizzato grazie ai volontari della parrocchia Michele Bertoldo, Carlo Fusari, Marco Piva, Giorgio Ramarro e Federico Visentin. (e.c.)

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