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Commercianti in subbuglio per gli ecocompattatori

Il progetto degli assessori Casari e Ramorino di collegare la raccolta della plastica ad uno sconto offerto dai negozianti agita gli animi in casa ViviLegnago

Martedì 29 gennaio una cinquantina di commercianti di Legnago sono accorsi in sala consigliare, attirati da un argomento che sta letteralmente agitando gli animi: il progetto degli ecocompattatori della plastica proposto dagli assessori Tommaso Casari e Donatella Ramorino.

In che cosa consiste l’idea, che, come hanno sottolineato i due assessori, era sia nel programma elettorale dell’ex candidato sindaco Casari sia nella commissione Ambiente del Comune? Usufruendo di 25.000 dei 60.000 euro destinati al fondo per il rilancio del commercio, l’Amministrazione ha acquistato tre ecocompattatori da dislocare uno a Legnago, dove ora c’è il distributore del latte da tempo inutilizzato, uno a Casette, nella zona della “Piramide” e uno a Porto, vicino all’ascensore, nei pressi del Ponte Principe Umberto.

Il progetto si baserà su questo meccanismo: i cittadini che conferiranno la plastica negli ecocompattatori, riceveranno degli ecobonus. Con questi, potranno recarsi nelle attività aderenti e ricevere uno sconto o una promozione.

Se l’iniziativa fosse stata decisa da Comune e commercianti insieme, avrebbe potuto, con gli adeguati accorgimenti, diventare interessante. Invece i commercianti sono stati avvisati dopo che la decisione era stata presa dall’Amministrazione.

Quindi ora gli esercenti chiedono perché mai debbano essere loro a premiare chi ricicla la plastica e come possa essere il Comune a forzare i negozi ad applicare sconti. Oltre alla beffa che ben 25 mila euro destinati a rilanciare il commercio siano stati spesi per favorire il rispetto dell’ambiente.

«Ma come, voi promuovete la lotta contro l’abbandono dei rifiuti e dobbiamo essere noi, con le nostre attività e i nostri soldi, ad incentivare questo comportamento?». «Non vediamo il nesso con le nostre attività. Ok la scelta ecologica, anche se è già presente la raccolta porta a porta. Ma allora perché non possiamo ricevere da ciò una riduzione sulla tassa sui rifiuti?». «Dov’è la programmazione per rilanciare i negozi del centro? Per noi gli ecocompattatori e nel frattempo ampliate il centro commerciale? » queste alcune delle riflessioni proposte agli assessori.

«Avevamo la possibilità di aderire al progetto entro fine dicembre 2018» spiega Casari. «Vista la validità dell’iniziativa abbiamo fatto il possibile per rientrare nei tempi richiesti. Abbiamo sfruttato parte del fondo destinato al commercio perché abbiamo deciso di collegare gli ecobonus ai commercianti e alla loro promozione. Non chiediamo contributi, diamo solo la possibilità in piena libertà di far parte di questa iniziativa nelle modalità che ognuno di voi riterrà più opportune».

«Questa è la strada tracciata dall’Amministrazione, potete aderire in assoluta libertà entro il 12 febbraio, quando si terrà la presentazione ufficiale del progetto. Sulla carta già 10-15 attività commerciali hanno dato la loro disponibilità. Vi assicuro che questo sistema funziona molto bene già in altre città. Noi saremo i primi in provincia di Verona» la conclusione degli assessori.

Sarà la strada giusta? Forse servirà a mantenere un maggior decoro urbano ma c’è da chiedersi se sarà veramente d’aiuto per le attività del centro e frazioni…

e.c.

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