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Legnago: candidati a confronto alla Tenuta San Martino

Mercoledì 15 maggio la Tenuta San Martino di San Vito di Legnago ha ospitato il confronto diretto tra i quattro candidati che si sfideranno alle elezioni Amministrative 2019 il prossimo 26 maggio, ossia Riccardo Toufik Shahine, Silvio Gandini, Diletta Marconcin e Graziano Lorenzetti.

Con domande specifiche a tempo formulate dal giornalista Lucio Salgaro, i candidati a Sindaco si sono confrontati sulle questioni principali su cui si fonderanno i loro programmi se eletti.

Perchè ti sei candidato?

La partenza è stata affidata alla richiesta di rito: “Perché ti sei candidato?”. Per Shahine la motivazione è stata: “Sono stato coinvolto da questo gruppo che stimo moltissimo, dopo la mia prima esperienza come presidente del Comitato di difesa dell’ospedale cittadino. Ho dato la mia disponibilità e sono pronto a fare qualcosa per Legnago partendo proprio dall’ospedale”.

“Ho accettato di fare il candidato a Sindaco” ha sottolineato, invece, Gandini “perché voglio mettere a disposizione la mia esperienza maturata in passato come primo cittadino per favorire la crescita di Legnago. Posso contare da un lato sull’esperienza maturata dall’Amministrazione uscente, dall’altro su un gruppo di giovani pieni di nuove idee, insieme capaci di guardare al futuro”.

“A Legnago come in generale c’è bisogno di ritrovare il senso di comunità” ha spiegato Diletta Marconcin. “Si tratta di un’area con dei problemi che però non sono stati affrontati in modo idoneo. Bisogna fare scelte importanti per dare risposta alle persone partendo dalle esigenze dei più deboli. Questa è la missione che ci siamo dati”.

Infine Graziano Lorenzetti ha sottolineato che: “La mia candidatura è frutto di una scelta da parte della coalizione e penso di poter dare il mio contributo perché penso di conoscere bene la realtà di Legnago, data la mia esperienza precedente. Il motivo che mi ha spinto però ad accettare è stato leggere un editoriale nel quale si parlava di “Legnago, città fantasma” e mi sono detto che non potevo accettare questo senza far nulla. Puntiamo ad uscire dall’isolamento e fare rete con gli altri Comuni. Dobbiamo tornare ad essere la capitale della Bassa”.

Urbanistica

La serata è poi proseguita con domande in merito all’urbanistica, vista da Gandini come “una possibilità di ripensare il territorio con una Legnago più verde e più rispettosa dell’ambiente, ma anche come nuove infrastrutture e viabilità”.

L’impatto ambientale è stato sottolineato anche da Diletta Marconcin, riproponendo il decennale seppur sempre attuale progetto della Metropolitana leggera, ma anche sottolineando l’esigenza di riqualificare gli edifici dismessi e creare nuovi spazi di aggregazione e cultura.

Per Lorenzetti il punto focale sta nell’attuale sbilanciamento dello sviluppo commerciale al di fuori del centro storico, mentre non c’è spazio per nuove attività produttive. “Dobbiamo riqualificare delle zone del centro e delle frazioni ora abbandonate a loro stesse e rendere il centro più facilmente raggiungibile”.

Infine Shahine ha commentato “I cittadini devono essere felici di tornare a vivere a Legnago, per questo bisogna intervenire ad ampio raggio sulla tematica del decoro, pensando ad interventi puntuali ed essenziali e sul completamento delle piste ciclabili”.

 

 

 

 

 

 

Rilancio dell’economia

Per il rilancio dell’economia secondo Marconcin la ricetta risiede nel trasformare il settore dei servizi sociali in volano di crescita con al centro i servizi che possono ruotare attorno al sistema “Casa di riposo”.

L’apertura dello sportello per le imprese e l’importanza di consolidare le attività esistenti sono tra le priorità di Graziano Lorenzetti.

Per Riccardo Toufik Shahine Legnago deve diventare un Comune attrattivo per nuove attività imprenditoriali e quindi bisognerà essere in grado di offrire agevolazioni e servizi che non si trovano in altri Comuni.

Infrastrutture, fibra ottica e sportello per il lavoro e per le imprese i must invece di Gandini.

La serata è poi proseguita con gli interventi dell’imprenditore Bruno Giordano, vicepresidente di Confindustria Verona, di Massimo Castellani, segretario generale Cisl Verona, Paolo Caldana, vicepresidente di Confcommercio, e Alberto De Togni di Confagricoltura. Ognuno di loro è intervenuto chiedendo interventi precisi e puntuali per i loro rispettivi settori.

Appello finale

Alla fine la serata si è conclusa con l’appello al voto da parte dei contendenti.

“Votate per Lorenzetti Sindaco perché abbiamo una grande squadra che punta a coinvolgere tutto il territorio. Faremo tornare Legnago capitale della Bassa”: la dichiarazione di Lorenzetti.

“Votate per Shahine Sindaco se volete qualcosa di nuovo, un volto nuovo nella politica con nuovi argomenti che fino ad oggi non sono stati affrontati. Con noi Legnago cambia musica”: l’intervento di Shahine.

“Votate per Gandini Sindaco se volete che Legnago sia amministrata da un bel gruppo di persone e tra questi molti giovani che per la prima volta affrontano la politica, accompagnati dall’esperienza acquisita dall’Amministrazione uscente”: l’appello di Gandini.

“Votate per Marconcin Sindaco se volete cambiare, se volete darci la possibilità di mettere a disposizione la nostra esperienza fatta da molti volti nuovi. Per tutto questo scegliete Legnago Chiama”: la chiusura di Marconcin.

Al termine la Tenuta San Martino ha offerto ai presenti un ricco buffet preparato dallo chef Mida Muzzolon.

Elisa Costantini

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