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Legnago: dall’esperienza del Gruppo Misto nasce “Legnago Chiama”. Il candidato sindaco è Diletta Marconcin

Unica donna al momento in corsa per la carica del primo cittadino, ha 28 anni e viene da cinque anni di esperienza come consigliere prima in maggioranza e poi in minoranza, sotto la guida dell’ex vicesindaco Simone Pernechele

Giovanissima ma già con un’esperienza di cinque anni alle spalle come consigliere comunale, prima in maggioranza e poi, dopo il tentativo di far cadere l’Amministrazione Scapin, in minoranza. Punta su Diletta Marconcin, 28 anni, “Legnago Chiama”, la civica che nasce dall’esperienza del Gruppo Misto guidato dall’ex vicesindaco Simone Pernechele, ma aperta a nuove collaborazioni. Una è stata presentata già nel corso dell’annuncio ufficiale dell’ingresso di Marconcin nella corsa alle Amministrative, tenutosi sabato 9 marzo al bar Garden Kappa Erre di Legnago: si tratta di Giovanni Tumicelli, noto per essersi candidato a sindaco nell’ultima tornata elettorale del 2009 a Boschi Sant’Anna.

“Abbiamo deciso di presentarci con un nuovo progetto civico trasversale per dare una risposta ai problemi di Legnago, una città che ha grandi potenzialità ma con altrettanti limiti da dover risolvere” ha esordito Diletta Marconcin “e crediamo che le forze politiche e i partiti già scesi in campo non siano in grado di trovare soluzioni, nonostante le promesse. Del resto veniamo dalle loro Amministrazioni e il risultato è sotto gli occhi di tutti: la città si riempie durante il giorno con gli studenti, ma poi si svuota perché non ci sono opportunità per loro; è presente l’ospedale ma si sta orientando sugli interventi solo per acuti a danno di una popolazione che tende sempre più ad invecchiare e richiede invece servizi assistenziali; il sistema economico avrebbe grandi possibilità, ma invece è in forte sofferenza; esiste un polo culturale importante, con in primis le Fondazioni Salieri e Fioroni, ma, soprattutto quest’ultima, sono da ripensare a livello organizzativo. Manca una visione d’insieme: basti pensare alla Convenzione per la Polizia locale che comprende Castagnaro ma non Villa Bartolomea”. “Noi” ha sottolineato Marconcin “puntiamo sulle aggregazioni territoriali, sul creare un tavolo permanente tra i Comuni del Basso Veronese per affrontare insieme i problemi, sulla riorganizzazione a livello culturale e sull’utilizzo degli edifici dismessi come l’ex caserma dei Carabinieri”.

“Non si può negare che la prossima tornata elettorale sarà decisiva per le sorti di Legnago” ha aggiunto Simone Pernechele. “Noi non inventiamo nulla di nuovo, ma portiamo avanti quelli che sono stati i nostri capisaldi durante l’Amministrazione Scapin e che non siamo riusciti ad attuare. Oltre a Legnago Chiama lavoreremo per dare vita a una seconda civica a sostegno del nostro candidato”.

“Un punto importante nel programma sarà dedicato all’ambiente” ha concluso Giovanni Tumicelli. “In particolare porteremo avanti la battaglia per la tutela contro i PFAS che aveva trovato nel Gruppo Misto tra i primi a sollevare il problema e a sottoporlo all’attenzione pubblica”.

Elisa Costantini

 

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