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Da Villafranca parte il Concorso letterario “Io c’ero”

Rivolto a tutti i cittadini maggiorenni, a medici, infermieri, operatori socio sanitari e volontari della Protezione Civile

È stato presentato giovedì 25 giugno il concorso letterario “Io C’ero – storie veronesi ai tempi del coronavirus”, promosso dalla Biblioteca Comunale e dagli Assessorati alla Cultura e ai Servizi Sociali di Villafranca, patrocinato dall’Azienda ULSS 9. Il concorso è rivolto a tutti i cittadini maggiorenni, a medici, infermieri, operatori socio sanitari e volontari della Protezione Civile che hanno vissuto il dramma dell’emergenza coronavirus in tutte le strutture sanitarie del territorio provinciale.

L’invito è quello di condividere il proprio vissuto inviando una storia, una memoria, una lettera, una riflessione o un racconto che descriva i momenti più significativi, vissuti a contatto con i malati di Covid-19 durante la “Fase 1” della pandemia. La partecipazione al concorso è gratuita. Gli elaborati dovranno essere inviati entro il 14 agosto all’indirizzo biblioteca@comune.villafranca.vr.it .
Una giuria selezionerà i 20 migliori elaborati che saranno pubblicati in un volume distribuito in tutti gli Enti sanitari e Istituzionali territoriali. La cerimonia di presentazione avverrà nell’ambito di un evento che si terrà presso il Teatro Ferrarini di Villafranca entro la fine del 2020. Il ricavato derivante dalla vendita del volume sarà interamente devoluto a una onlus del territorio da individuare.

“Anche il nostro Comune è stato fortemente colpito dall’emergenza – ha sottolineato il sindaco Roberto Dall’Oca – e fortemente colpito dal punto di vista umano. Con l’assessore alla cultura e il presidente della Biblioteca abbiamo pensato di mettere su carta queste esperienze ed è così che è nato questo concorso. L’esperienza del Coronavirus ci ha resi orgogliosi di Villafranca e del nostro Ospedale Magalini che è stato sempre in prima fila”.

“Ringrazio tutta la popolazione per il supporto che ci ha sempre manifestato – ha sottolineato il direttore sanitario del Magalini – Abbiamo avuto grandi numeri e solo grazie al sostegno di tutti abbiamo retto l’urto. Ci siamo sentiti parte di un abbraccio ideale”. “Sono convinta – ha aggiunto – che la storia ci insegna. perciò sono curiosa di leggere le storie che usciranno: perché avranno qualcosa da insegnare a tutti”.

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