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Una raccolta di racconti per aiutare la Protezione Civile

Tra gli autori che hanno partecipato anche la ceretana Letizia Poltronieri

Mettere a frutto il proprio talento per dare il proprio contributo in un momento così difficile per il nostro paese. E’ quello che hanno pensato di fare un gruppo di giovani autori emergenti.

L’idea nasce da alcuni membri del gruppo Facebook “Scrittori e Scrittrici Emergenti” che, uniti dalla passione per la scrittura, hanno creato un’antologia di racconti brevi, trattando con originalità e leggerezza il tema del Coronavirus e i suoi risvolti sulla vita di tutti noi. Scrittori, scrittrici, correttori di bozze, editor e grafici hanno risposto numerosi alla chiamata dell’amministratore del gruppo, Claudio Loy, e fatto squadra per realizzare un’opera divertente, con l’obiettivo di regalare un sorriso ma anche di fare la propria parte. Il ricavato delle vendite, infatti, sarà devoluto interamente alla Protezione Civile.

Tra i 22 autori selezionati per dar vita all’antologia, dal titolo «22 Battiti d’ali», c’è anche la scrittrice ceretana Letizia Poltronieri che da anni collabora anche con La Notizia. Il suo racconto dal titolo  “Quel profumo di pizza fatta in casa” ha preso forma in pochi giorni.

“Quella di scrivere un racconto in pochi giorni – racconta – è stata una sfida nuova e che volevo vincere. Volevo scrivere un racconto che mostrasse un lato meno terribile del Covid-19 che ogni giorno troviamo sui media, un lato più umano legato alla vita di tutti i giorni. Nel mio racconto la quarantena viene vista come un modo per riscoprire la bellezza della famiglia. E l’obiettivo era davvero troppo importante per fallire: il ricavato sarebbe andato in beneficenza”.

Il racconto è molto semplice e ha come protagonista il giovane Beppe, 17 anni, che vive un po’ con disagio la quarantena. Se i primi giorni a casa da scuola – ma ancora “liberi’ – li ha trascorsi su una terrazza da cui si vede il Cupolone con i suoi amici, nel momento in cui gli tolgono questa libertà non fa che starsene chiuso in camera sua – il bunker, così come la definisce lui – con il cellulare in mano, passando da Facebook a Instagram e viceversa. A questo punto i suoi genitori gli chiedono di prendere questa quarantena come un’opportunità per passare del tempo insieme e si inventano delle attività da fare quotidianamente. Piano piano, lui riesce a conoscere meglio le persone con cui vive. Può sembrare una cosa banale, ma nella quotidianità è facile perdersi anche se si vive sotto lo stesso tetto, considerando gli impegni e la vita frenetica.

Per scoprire come Beppe sfrutterà l’occasione della quarantena e leggere tante altre storie non perdete l’occasione di aiutare la Protezione Civile contribuendo al progetto di «22 Battiti d’ali».

“Spero abbiate la voglia e il tempo di contribuire al nostro progetto – conclude Letizia – Il ricavato sarà devoluto alla Protezione Civile, impegnata nella lotta al Coronavirus. Grazie di cuore a tutti”.

Questi i riferimenti per saperne di più e per essere aggiornati periodicamente sulle vendite e sul ricavato devoluto e il link per l’acquisto su Amazon o Lulu. L’antologia è disponibile sia in formato cartaceo, sia in formato e-book:
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