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Troppa Virtus per la Scaligera: Verona travolta 60-85

Troppo netto il divario fisico e di talento a favore dei bolognesi che pur si sono presentati a Verona senza Teodosic, Hackett, Weems e Shengelia.

La Virtus Segafredo passeggia al Pala Agsm Aim affondando la Tezenis 60-85: troppo netto il divario fisico e di talento a favore dei bolognesi che pur si sono presentati a Verona senza Teodosic, Hackett, Weems e Shengelia. Per i gialloblù ancora assente Candussi, oltre naturalmente al “fuggiasco” Selden. La Tezenis, dopo un primo tempo equilibrato, ha pagato un terzo quarto orribile, iniziato con uno 0-22 e concluso con soli 5 punti messi a segno (contro i 28 della Virtus).

Primo quarto nel quale i padroni di casa faticano a decollare, nonostante la spinta dei 4971 spettatori del Pala Agsm Aim (presente pure una nutrita rappresentanza di tifosi felsinei). La squadra di Ramagli mette a segno soltanto 2 punti nei primi 5 minuti di gioco perché sbatte contro il muro ospite e la Segafredo può prendere così la doppia cifra di vantaggio grazie Jaiteh e Cordinier (2-14) e allungare sino al +13 con la tripla di Belinelli (4-17). Anderson risponde con 5 punti consecutivi (9-17), Lundberg e Bako vanno a segno per il 9-21 e gli ultimi punti del tempo sono di Smith che va a segno con un valido e fallo (12-21 al primo mini-riposo).

Verona inizia il secondo quarto con un break di 6-0 firmato tutto da Imbrò (18-21), Paiola tenta un nuovo allungo siglando 7 punti in fila (22-31) ma la Tezenis, spinta dal suo pubblico, risponde con un 9-0 di parziale che vale il pareggio (31-31). Il match vive il suo momento migliore e si susseguono i break da una parte e dall’altra: nel finale di tempo arriva quello delle V nere (0-8) e Ramagli non può far altro che chiamare time-out (31-39). Il tempo si chiude con la tripla di Anderson e con la schiacciata di Bako (35-41 all’intervallo lungo).

Nel terzo quarto la partita si spacca, la squadra di Scariolo, come detto, inizia con uno 0-22 che chiude i conti: Verona mette a segno i suoi primi punti dopo 7 minuti e mezzo quando la Virtus è già sul +28 (35-63). E’ Udom a rompere il digiuno scaligero (37-63), poi Paiola appoggia a canestro i punti del +30 (37-67) e Mickey quelli del +32 (37-69) prima della tripla di Holman che chiude il tempo (40-69). Poco da dire sulla frazione conclusiva, se non registrare il massimo vantaggio ospite (47-82) cui rispondono i gialloblù con un 13-3 che rende meno amaro lo scarto finale (60-85).

Andrea Etrari

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