“Si chiude il mio mandato da Presidente della Conferenza dei Sindaci della ULSS 9 Scaligera, un ruolo che ho rivestito con l’orgoglio di chi deve rappresentare un territorio importante come la provincia veronese, e con il rispetto di una funzione istituzionale che forse, prima di un anno, purtroppo, eccezionale come il 2020, non era mai stata così tanto sotto i riflettori. L’emergenza Covid-19 ha infatti portato in primo piano il peso dei Sindaci come interpreti insostituibili di quel rapporto che lega i cittadini agli enti istituzionali più alti. Perno fondamentale delle dinamiche istituzionali quello del Sindaco: non solo rappresentante del suo comune, ma soggetto attivo nelle politiche di comprensori e distretti uniti dalle reti dei servizi”, evidenzia Flavio Pasini nella sua lettera di commiato.
“Un anno fa di questi tempi – ha aggiunto – si ragionava sui nuovi “piani di zona”, strumento di pianificazione socio-sanitaria, espressione del dialogo costruttivo e continuo tra le esigenze dei distretti territoriali e le istituzioni (in questo caso la Regione Veneto e la ULSS 9 Scaligera) che, attraverso le risorse disponibili, intervengono per soddisfarle. Ci ritroviamo, un anno dopo, all’imminente approvazione di questi piani che tracciano la mappa dell’offerta socio-sanitaria dei prossimi anni e che rappresentano la maggiore espressione, almeno in tempo “di pace”, della Conferenza dei Sindaci come organo rappresentativo degli enti locali. In tempo “di guerra”, com’è stato ed è tuttora, a causa dell’epidemia di covid-19, ci siamo scoperti avere un peso ancora più importante e un ruolo primario nell’affrontare l’emergenza. Il virus ha colpito a tradimento, come solo un nemico subdolo e terribile può fare. Ci ha colti di sorpresa causando molte vittime tra le fasce più deboli, accanendosi in particolare contro i nostri anziani. Eppure, il nostro sistema socio-sanitario, pur soffrendo, non è collassato sotto i colpi del covid-19: tra le mille difficoltà che tutti abbiamo imparato, nostro malgrado, a conoscere, soprattutto durante questa seconda ondata, siamo riusciti a tenere, ad offrire cure a tutti, a non dimenticare indietro nessuno. Nei giorni più duri abbiamo scoperto di avere un tessuto socio-sanitario e istituzionale sano, e ci siamo resi conto fino in fondo di quanto sia fondamentale per i nostri cittadini”.
“In questo anno da Presidente – conclude Pasini – ho conosciuto tantissime persone, le ho conosciute davvero, per come sono, al netto dell’abito buono che si indossa nelle occasioni istituzionali, le ho conosciute sul campo a gestire la peggiore crisi del dopoguerra, e posso dire che senza il valore umano, senza l’impegno e l’abnegazione dei tanti che si sono prodigati senza risparmiarsi, il virus avrebbe fatto danni ben peggiori. Tra queste persone ci sono i colleghi Sindaci, tutti uniti per il bene dei cittadini in uno sforzo che è andato ben al di là delle appartenenze politiche diverse e dell’interesse locale, unendo in un unico intento le tante anime di una provincia che dal lago, ai monti, alla pianura fino all’estrema bassa, passando per la città, rappresenta uno dei territori più ricchi di sfumature che il nostro Paese possa offrire. Abbiamo fatto squadra con l’unico obiettivo di affrontare al meglio l’emergenza, consapevoli delle aspettative, ma anche della fiducia che i cittadini riponevano nel nostro operato. Abbiamo lavorato, e continuiamo a lavorare in sinergia con i vertici della ULSS 9, con la Prefettura, con la Regione”.