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Grande guerra e fucilazioni: se ne discute insieme all’ANPI

Mercoledì 17 novembre, a partire dalle 20,45, incontro con Irene Guerrini e Marco Pluviano, autori del volume "Fucilati senza un processo. Le esecuzioni sommarie nella Prima Guerra Mondiale"

Sono passati quasi 110 anni dal colpo di mano istituzionale che precipitò l’Italia nella Grande Guerra, ma ancora vi sono molti aspetti poco conosciuti dell’esperienza bellica dei soldati italiani: come trascorreva al fronte la vita quotidiana, come erano gestiti gli uomini, come convivevano le convinzioni pacifiste di molti di loro con la “cultura di guerra” e con i massacri della guerra su scala industriale?

Di fronte a questi interrogativi, ne sorgono altri: quale peso ebbe la disciplina nella vita dei combattenti? E ancora: come agì la giustizia militare, come applicò il potere di mandare a morte i soldati italiani, già previsto dal Codice penale militare e largamente ampliato dai Bandi e dalle Circolari emesse dal Comando Supremo di Cadorna?

Mercoledì 17 novembre, a partire dalle 20,45, Irene Guerrini e Marco Pluviano, autori del volume edito da Gaspari editore di Udine, Fucilati senza un processo. Le esecuzioni sommarie nella Prima Guerra Mondiale, discuteranno di questi temi nella Sala Civica di Legnago, in V. Matteotti 4 (palazzo di vetro).

L’incontro, promosso dall’ANPI di Legnago e Basso Veronese, vuole inquadrare il tema dell’applicazione della pena di morte durante la guerra, e in particolare delle esecuzioni sommarie e delle decimazioni, nel più ampio contesto dell’esperienza bellica e della repressione politica condotta dai governi italiani nei 50 anni che precedettero l’avvento del fascismo. Quante furono le fucilazioni? Quante di loro avvennero senza un processo? E quante furono le decimazioni? Perché l’esercito italiano fu quello che, nel corso della guerra, fucilò il maggior numero di propri soldati? I due storici studiano questo argomento da anni, e proveranno a rispondere a questi quesiti e a discuterne con il pubblico, per riportare la giustizia militare alla sua giusta dimensione: uno dei principali strumenti con cui fu ottenuta obbedienza e disciplina, ma non l’unico.

Irene Guerrini e Marco Pluviano

Componenti del comitato scientifico dell’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea e membri di associazioni di storici nazionali e straniere

Nati come studiosi della Prima guerra mondiale, esplorata sotto diverse angolazioni, nel corso del tempo hanno ampliato i loro orizzonti di ricerca. Hanno approfondito le seguenti tematiche:

–          Le pratiche di organizzazione del consenso nella nascente società di massa sotto il profilo dell’intervento delle autorità sul tempo libero durante la grande guerra, il fascismo e la Seconda guerra mondiale

–          La nascita del mito dell’aviatore nei primi vent’anni del Novecento

–          Le tensioni seguite alla Prima guerra mondiale nell’area baltica e in Slesia, nell’ambito di una più generale ricerca sui conflitti che insanguinarono l’Europa,

–          il trasferimento coatto di manodopera in Germania durante la RSI

–          i rastrellamenti antipartigiani nell’Appennino ligure-piemontese e la deportazione politica nei campi di concentramento

E naturalmente hanno continuato a praticare il tema della giustizia militare nella Prima guerra mondiale

Hanno partecipato a convegni in Italia e all’estero e fatto parte di gruppi di ricerca internazionali e pubblicato saggi in Italia e all’estero su riviste, volumi collettanei e atti di convegno.

Monografie:

– Francesco Baracca. Una vita al volo: guerra e privato di un mito dell’aviazione, Udine, Gaspari, 2000

– Le fucilazioni sommarie nella Prima guerra mondiale, Udine, Gaspari, 2004

– Fucilate i fanti della Catanzaro. La fine della leggenda sulle decimazioni della Grande Guerra. Monte Mosciagh e Santa Maria la Longa, Udine, Gaspari, 2007

– Fucilati senza un processo: il “Memoriale Tommasi” sulle esecuzioni sommarie nella Grande Guerra, Udine, Gaspari, 2019 che presentiamo oggi

– Savona, 1. marzo 1944, lo sciopero: operai e città tra resistenza, repressione, esigenze dell’economia di guerra nazionalsocialista, Acqui Terme, impressioni grafiche, 2021

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