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Menzione d’onore per Corrado Tria all’ND AWARDS

 Menzione d’onore per la foto “Donna nell’acqua” del professionista legnaghese Corrado Tria all’ND AWARDS concorso conosciuto a livello internazionale la cui giuria vanta fotografi apprezzati in tutto il mondo per i loro lavori e per la loro dedizione.

“Si è trattato di un riconoscimento alla curiosità che mi spinge a mettermi in gioco in prima persona per vedere gli stessi luoghi e le stesse persone sotto punti di vista differenti, cosa che reputo essere fondamentale in campo fotografico. Questo obiettivo mi ha sempre spinto a svolgere attività particolari e, la subacquea, è fra queste”, ha spiegato il giovane fotografo.

Una foto dal backstage della produzione

“Qualche tempo fa – spiega Tria – decisi di realizzare una serie di fotografie ad una ragazza (Maria Clementi) che fin da subito si è dimostrata in sintonia con l’ambiente acqua; fattore indispensabile per l’idea che avevo deciso di sviluppare. In quel periodo notai un concorso fotografico per il quale avrei potuto utilizzare la mia opera ma alcune clausole che reputo poco oneste mi spinsero a “denunciare” il tutto portando alla luce la mia (e quella di molti altri fotografi) disapprovazione grazie ad alcuni articoli di giornale”.

Leggi anche: Concorso fotografico #acquaprotagonista: il regolamento fa discutere – La Notizia.news

“Come riportato all’epoca – prosegue – “perdo un ipotetico premio ma preferisco utilizzare questa foto per altri concorsi e, soprattutto, sarò orgoglioso di poterla rendere pubblica senza cedere la sua esclusiva a nessuno”, cosa che il precedente bando pretendeva”.

Un successo doppio dunque per Tria, morale oltre che materiale. “Questa fotografia e questo premio mi rendono doppiamente felice; oltre all’ovvia gioia dovuta ad un riconoscimento internazionale anche perché la mia testardaggine (e quella di altri fotografi che hanno detto “no”) è stata ripagata”.

La foto vincitrice: “Donna nell’acqua”: “Ho scelto di ambientare questa foto in una sorta di labirinto sottomarino e di rappresentare la figura umana (stanca e rilassata) illuminata e vicina all’uscita di questo difficile percorso” C. Tria.

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