Uno studio epidemiologico sulla salute riproduttiva in giovani uomini provenienti da zone ad alto inquinamento da PFAS.Questo il progetto presentato ieri a Montagnana da ISDE, l’associazione Medici per l’Ambiente di Vicenza presieduta dal Dr. Francesco Bertola, destinato ad analizzare il nesso di casualità tra PFAS e infertilità maschile e che prevede di coinvolgere tutti gli abitanti maschi dei 23 Comuni della zona rossa di età compresa tra 18 e 36 anni.
Al convegno hanno partecipato i Sindaci di alcuni Comuni della zona rossa, tra cui il Primo Cittadino di Legnago Graziano Lorenzetti. Nell’introdurre lo studio, alla cui realizzazione hanno collaborato per ben due anni numerosi esperti, Enrico Ioverno, andrologo ed endocrinologo, ha elencato varie ricerche che dimostrano come l’inquinamento da PFAS causi una riduzione della conta degli spermatozoi nel liquido seminale, oltre a una diminuzione della densità ossea e alla formazione di carcinomi testicolari.
La fascia di età analizzata parte dal 1984, anno in cui ARPAV data l’inizio della contaminazione da PFAS della falda profonda da cui pescano l’acqua i pozzi acquedottistici dei campi di Almisano. Ad oggi già 150 tra ragazzi e adulti si sono iscritti per partecipare allo studio di ISDE, che prevede i seguenti accertamenti gratuiti: visita andrologica, ecografia testicolare, densitometria ossea, spermiogramma ed esame del sangue.
L’obiettivo è arrivare a 900 partecipanti. Per partecipare allo studio, che è stato approvato dal Comitato Etico per le Sperimentazioni cliniche della Provincia di Vicenza e che verrà supervisionato, tra gli altri, dal Prof. di Statistica Medica dell’Università di Padova e Firenze, Annibale Biggeri, basta iscriversi sul sito di ISDE cliccando sul link:www.isde.it/pfas/
Per informazioni scrivere a uominiepfas@isde.it o chiamare il numero 0444 1497308
“E’ stato un incontro importante e ringrazio i relatori per l’esposizione”, ha commentato Lorenzetti. “Sarà fondamentale la nostra azione nei rispettivi Comuni per coinvolgere i giovani e invitarli ad aderire a questo studio. Come Amministrazione daremo il nostro appoggio, soprattutto su un territorio come il nostro con problematiche di rilievo, avendo questioni aperte sulla matrice aria e acqua”.