EconomiaVerona

Central Park, Signa Group vince il bando per la prima fase del progetto

Un altro passo verso la riqualificazione dell'ex scalo merci di Verona

Quello che si può considerare un po’ il cavallo di battaglia dell’amministrazione Sboarina prosegue gli step per la sua realizzazione assegnando a Signa Group il compito di redigere la documentazione necessaria a completare l’iter di variante urbanistica del futuro Central Park di Verona.
Si tratta della riqualificazione dell’ex Scalo Merci di Porta Nuova con un’opera che prediligerà il verde pubblico: un parco di oltre 180.000 metri quadri, più di 1.000 alberi, percorsi pedonali, piste ciclabili, spazi gioco per i più piccoli e zona cani. Un’area illuminata e videosorvegliata che dovrebbe vedere la luce entro il 2026.

Signa Group ha quindi vinto la gara indetta lo scorso gennaio da Ferrovie dello Stato per la gestione della fase progettuale del futuro Central Park, relativa agli investimenti e alla certificazione. Sembra che il concept proposto dallo sviluppatore immobiliare di rilievo europeo, al quale spetterà il diritto di prelazione sull’acquisto delle aree interessate ad esercitare durante la procedura di vendita, abbia meglio corrisposto ai criteri definiti nel Masterplan elaborato da Comune, Regione e FS.

“Oggi possiamo dire che il lavoro più grosso è stato fatto, abbiamo scollinato la montagna e vediamo il traguardo” – ha detto Sboarina durante la conferenza stampa di venerdì 8 ottobre. “C’è ancora molto da fare, ma la squadra non solo è collaudata ma soprattutto è accomunata dal medesimo desiderio di portare a casa il risultato. Ringrazio Ferrovie dello Stato e la Regione per aver creduto in questo progetto, se ne parlava da più di 20 anni ma nessuno era riuscito ad andare oltre le ipotesi e le previsioni. Con noi diventerà realtà, questo è molto di più del progetto dell’Amministrazione, è il progetto della città, perché realizzare un grandissimo parco urbano in quell’area significa costruire una nuova città, darle un nuovo baricentro che collegherà con il verde il centro storico con la parte a sud che grazie alla nostra visione urbanistica sta prendendo nuova vita. Oggi c’è l’operatore economico ed è il più grande sviluppatore immobiliare a livello europeo, una garanzia di solidità, che non solo certifica l’attrattività del territorio nonostante il contesto storico legato alla pandemia, ma che ci permette di dare avvio al conto alla rovescia per la realizzazione dell’opera. La deadline resta il 2026, quando Verona sarà città olimpica e dovranno già essere in funzione le opere strategiche previste nella trasformazione dell’ex scalo merci ferroviario di Verona Porta Nuova”.

La vice presidente della Regione Veneto Elisa De Berti, presente per l’occasione, ha aggiunto: “Non posso che fare i complimenti al sindaco per il traguardo di oggi. Confermo che fino al 2017, la questione ex scalo merci’ non era tra le priorità degli amministratori, rimandando a data da destinarsi la riqualificazione di un’area strategica e con enormi potenzialità. L’Amministrazione Sboarina ha invece puntato molto su questo progetto, trovando nella Regione e in Ferrovie dello Stato due partner altrettanto convinti sulla rilevanza strategica dell’opera, che oltrepassa i confini comunali. Ricordo che la trasformazione dell’area è legata alla realizzazione della linea ferroviaria dell’Alta Velocità, questo diventerà un nodo intermodale tra i più importanti del nord Italia e dei Paesi confinanti”.

infine, l’assessore all’urbanistica e ambiente Ilaria Segala ha sottolineato che “Ora si torna al tavolo per redigere la variante urbanistica. I presupposti sono quelli stabiliti nel masterplan, le linee guida saranno rispettate cercando di portare tutte le migliorie possibili. Già la settimana prossima entreremo nel dettaglio del concept progettuale, si procederà con un percorso di interesse turistico regionale, su più livelli contemporaneamente a vantaggio delle tempistiche”.

Per quanto riguarda la viabilità, il vice vicesindaco e assessore alla Viabilità Luca Zanotto si è così espresso: “I punti di forza della riconversione a parco urbano dell’ex scalo merci, e la creazione di una nuova polarità urbana adiacente alla realizzazione di una nuova stazione ferroviaria ai margini della Fiera, vanno ricercati in una nuova permeabilità tra i quartieri nord/sud oggi divisi dalla ferrovia. Le linee di intervento del PUMS evidenziano quanto sia necessario riconfigurare anche viabilisticamente questo grande spazio urbano. Diventerà un nuovo centro di polarità, grande parco vivo inserito nella rete cittadina. Questa, a sua volta, beneficerà di un nuovo HUB intermodale a sud della città, di una nuova rete viabilistica interna e interconnessione con Santa Lucia, di un nuovo sottopasso di collegamento tra stradone Santa Lucia e via Albere, e di un notevole potenziamento della mobilità dolce, visto che il 14% della superficie totale del parco sarà dedicato alle piste ciclabili”.

Ulteriori dettagli nel sito http://www.veronacentralpark.it/.

S.G.

Articoli collegati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button