CronacaEconomiaProvinciaVerona

Stangata sulle imprese, Giordano Riello lancia l’allarme: “Aumenti non sostenibili”

La bolletta del gas arrivata a Aermec in questi giorni è quasi quintuplicata rispetto a quella dello scorso anno.

“Non possiamo pensare che questa situazione, tanto per le imprese quanto per le famiglie, sia finanziariamente sostenibile per tanto tempo” questo l’allarme lanciato da Giordano Riello rampollo della famiglia Riello e Presidente NPLUS Srl board Aermec e di RPM SpA.

“Come vedete in queste due bollette del gas a confronto, – ha illustrato tramite un post sulla sua pagina Facebook – il valore della spesa a carico della nostra azienda Aermec passa da 𝟱𝟭.𝟴𝟱𝟳 𝗘𝘂𝗿𝗼 del dicembre 2020 a 𝟮𝟯𝟰.𝟮𝟭𝟵 𝗘𝘂𝗿𝗼 del dicembre 2021”.

“Ci troviamo a dover sostenere un costo quasi 5 volte maggiore da un anno all’altro, – ha aggiunto – senza ovviamente averne quintuplicato l’utilizzo. Anzi, i metri cubi consumati sono addirittura meno quelli di due mesi fa rispetto a dicembre dell’anno precedente!! Non possiamo subire passivamente questi aumenti. I Governi Nazionali e l’Europa devono intervenire immediatamente per fermare questa pericolosissima escalation dei prezzi, che vede le imprese e famiglie vittime di una sterile lite tra Stati. Sono costi che non riusciremo mai a scaricare nel mercato. Nessun cliente potrà accettare aumenti di prezzo così sostenuti tanto quanto questi che noi siamo obbligati ad accettare. Costretti per riuscire a dare continuità produttiva ai nostri stabilimenti”. “Senza energia – ha spiegato – non vi potrà essere produzione e senza produzione vien da sé che non si potranno, nel nostro caso, pagare circa 2.000 stipendi a fine mese. Ciò che più mi rende furente è il fatto che questa situazione, che vede i forti rincari di gas passare da 8 miliardi del 2019 ai previsti 37 miliardi del 2022 a carico delle imprese, sia figlia esclusivamente di una tensione geopolitica. Il gasdotto Nord Stream 2, uno dei più grandi progetti dell’ultimo decennio, attuato da Gazprom in collaborazione con società tedesche e altri paesi europei, non ha ancora ottenuto l’approvazione dal regolatore tedesco Bnezta, il quale sta verificando la conformità del progetto alla direttiva UE sul gas. Il neoeletto cancelliere Tedesco Olaf Scholz è tenuto a rispondere con solerzia a tutti gli Stati membri di questa grave e gravosa situazione che pesa sulle spalle di tutti noi. Non possiamo pensare di sostenere questa situazione a lungo nel tempo, tanto per il gas quanto per l’energia elettrica. In queste condizioni condanneremo miglia di imprese a chiudere e altrettante a delocalizzare in Paesi Europei dove sono intervenuti sulle componenti fiscali e parafiscali delle bollette, aumentando il livello di esenzione per i settori della manifattura”.

Articoli collegati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button