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1100 bambini e ragazzi alla Caserma Briscese

Grande emozione per l’alzabandiera e il saluto del primo caporal maggiore Simone Careddu, insignito della Croce d’Oro per la missione in Afghanistan dove nel 2009 rimase ferito

È stata una mattinata dalle forti emozioni quella vissuta da oltre 1100 bambini e ragazzi accorsi alla Caserma Briscese insieme con i loro insegnanti martedì 4 dicembre. In realtà tutto era già pronto ad accoglierli lo scorso 5 novembre, ma le condizioni meteo avverse e lo stato di allerta che stava coinvolgendo tutto il territorio aveva portato gli organizzatori a rinviare l’evento della “Caserma aperta” che, di solito, avviene in occasione della ricorrenza del 4 novembre, festa delle Forze Armate.

Nonostante la nebbia e il “ritardo” di circa un mese, non è venuta meno la disponibilità di numerosi plessi scolastici non solo di Legnago e frazioni: erano presenti le scuole dell’infanzia di San Pietro di Legnago, San Zenone e Vigo; le primarie di Angiari, Merlara, Vigo, Roveredo di Guà, Porto, Canossiane di Legnago, Casette e Terranegra; le scuole superiori di primo grado di Porto di Legnago, Roverchiara, Casaleone e Legnago e gli istituti superiori Minghetti e Silva Ricci.

Dopo l’alzabandiera accompagnata dall’inno italiano e l’omaggio ai Caduti, i ragazzi hanno potuto assistere al giuramento alla Patria da parte di alcuni militari e ai saluti ufficiali da parte del sindaco Clara Scapin e del Comandante del Genio Guastatori Ottavo Reggimento, il colonnello Antonio D’Agostino.

© E. Costantini

“Grazie per l’accoglienza e per averci aperto le porte della caserma Briscese” ha esordito il primo cittadino. “Voi siete importanti per la difesa militare del Paese, anche se speriamo non ce ne sia più bisogno, ma soprattutto per la difesa della libertà e dei diritti. Vi ringraziamo per l’impegno che svolgete sia a livello nazionale, in occasione di grande calamità come i terremoti, ma anche per mantenere la sicurezza nelle nostre città, sia a livello locale, come quando, ad esempio, avete reso possibile lo sminamento delle due bombe rinvenute nell’Adige. Siete un esempio per tutta la comunità”.

“Siamo orgogliosi di poter ospitare così tanti bambini e ragazzi qui oggi” ha proseguito il comandante D’Agostino. “Anche se il nostro primo compito non è quello di educare, voglio che oggi possiate imparare questo: dovunque vi troviate, se siete in difficoltà e avete vicino a voi un soldato, chiedete aiuto”.

© E. Costantini

Il momento più toccante è arrivato quando ha preso la parola il primo caporal maggiore Simone Careddu, rimasto ferito e invalido durante la missione del 2009 in Afghanistan nella quale perse la vita il suo commilitone Alessandro Di Lisio. “Le mie radici militari provengono da qui, da Legnago” ha spiegato Careddu che è stato insignito dal Presidente della Repubblica della Croce d’Oro ed ora è in servizio nell’85° RAV di Montorio. “L’Ottavo Reggimento è una delle poche realtà che conosco che è così inserita nella comunità locale. È bello poter avere la Caserma aperta. Grazie”.

Chiusa la parte cerimoniale, i ragazzi hanno poi potuto conoscere da vicino la realtà della Caserma, i lanci con il paracadute, gli armamenti e i mezzi utilizzati in missione, sotto la guida esperta offerta dai militari in servizio che per una mattinata si sono trasformati in veri e propri tutor.

Elisa Costantini

© E. Costantini

Nelle foto: momenti della giornata di oggi all’evento della Caserma Aperta. © E. Costantini

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