La Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le Donne è stata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999, con la risoluzione 54/134 del 17 dicembre 1999. In questa risoluzione viene precisato che per violenza contro le donne si intende: “qualsiasi atto di violenza di genere che si traduca o possa provocare danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche alle donne, comprese le minacce di tali atti, la coercizione o privazione arbitraria della libertà, sia che avvengano nella vita pubblica che in quella privata”.
L’Assessorato alla Cultura del Comune di Sommacampagna ha molto a cuore il tema della violenza di genere: ormai non si può più definirlo un “fenomeno”, ma una triste ed acclarata realtà, a cui quasi quotidianamente assistiamo. E perché lo sgomento che ogni caso di femminicidio ci lascia non rimanga un fatto individuale, vogliamo fare un esercizio di memoria e, con l’aiuto di Teatro Bresci e del loro reading, Sabato 30 Novembre 2024 alle ore 20.45 in Sala Affreschi al primo piano del Municipio,vogliamo rinnovare l’attenzione di tutti noi verso questo dramma.
Non è certo sufficiente darne risonanza nel mese diNovembre, è solo una piccola goccia, ma speriamo che anche una voce in più possa far capire che la strada maestra da percorrere è l’educazione in famiglia, dove vengano insegnati l’uguaglianza di genere ed il rispetto delle reciproche libertà.
Non perdete quindi l’occasione di esserci sabato 30 novembre a questo evento, l’ingresso è libero e gratuito, sarà un significativo momento di ascolto e riflessione per tutte e tutti noi.
L’attualità di un tema così importante e complesso come quello della violenza di genere può facilmente portare a riduttive e semplicistiche considerazioni.Per evitare semplificazioni retoriche Teatro Bresci ha deciso di dedicarsi a questoargomento con delicatezza, studio, rispetto, verità.
Dare voce proprio alle donne vittime di violenza sembrava la via più diretta, concreta e lontana da ogni rischio di banalizzazione.
In apertura alcuni dati che, partendo da varie ricerche di Amnesty International, arrivano a chiarire la portata e il dramma dell’argomento attraverso numeri e statistiche.
A seguire fatti di cronaca, testimonianze, interviste, ma anche monologhi tratti da “Ferite a morte”, il libro di Serena Dandini e Maura Misiti che, a dieci anni dalla prima uscita, è ancora così tragicamente attuale.
Donne uccise in quanto donne, perché la loro autonomia è stata ritenuta insopportabile da mariti, compagni, fidanzati, ex fidanzati. Realtà diffuse, fatte di amore e odio, di arroganza e paura, di affetti stracciati, di lacrime, di sangue e sopraffazione, fra persone normali, come tutte, come noi.
E c’è il dolore, quello difficile da raccontare ma protagonista vero e opprimente.