La poetessa Candiani ha coniato quest’immagine per descrivere la relazione tra vita e poesia: “Qual è la relazione tra la farina e l’acqua? È il gesto, che mette insieme e impasta, e poi c’è il calore del forno. Ecco: la relazione tra la vita e la poesia è questo gesto caldo rispetto agli eventi della propria vita che sa ribattezzarli, rivederli, e forse è anche un luogo dove l’io diventa un noi.”
Domenica 27 giugno 2022 si svolgerà l’evento promosso da Zephiri presso il giardino del Museo Fioroni alle ore 21:30 in cui Alessandra Chiavegatti, magistrato e poetessa mantovana, racconterà la sua esperienza di vita attraverso le sue poesie.
Il suo è lo sguardo variopinto di una donna eclettica alla continua ricerca di un equilibrio tra il piano terreno e l’infinito, tra il senso del dovere e lo slancio vitale, tra passione e ragione, tra interiorità, arte, spiritualità e impegno sociale.
Una donna sempre in evoluzione che attraverso la scrittura ha sperimentato tante sfumature dei sentimenti, ha raccontato l’inquietudine e il disagio derivante dal sentirsi incastrata in ritmi e in uno stile di vita sempre più incalzante, guidato da automatismi, dal dover essere e da aspettative sociali e di ruolo che tendevano suo malgrado ad annullare le altre parti del suo essere, le quali pure chiedevano ascolto ed espressione. Finchè il desiderio di autenticità e la ricerca di un senso profondo hanno preso il sopravvento portandola a maturare nel tempo una consapevolezza sempre maggiore dell’importanza di dar voce con gioia alla propria unicità.
Attraverso la sua poesia l’autrice esprime una sensibilità che nasce dalla percezione di una connessione intima con il Creatore, il creato e tutti gli esseri, dall’esigenza di armonia e di rispetto delle leggi che reggono da sempre l’Universo nonchè dei valori iscritti nel cuore di ogni uomo di integrità, di Bene, umanità e compassione, convinta che sia l’Amore la forza propulsiva su cui fondare l’esistenza.
“La poesia è uno strumento di precisione” aveva detto qualcuno… perché in effetti con pochi versi il poeta doveva riuscire a creare un quadro capace di rendere il suo sentire in modo efficace, doveva colpire al cuore, attraendo come in un vortice il lettore all’interno di quella visione.”
Come associazione Zephiri abbiamo voluto creare un momento per conoscere il giudice poetessa e godere della lettura di alcune sue poesie.
L’evento ha avuto il patrocinio del Comune di Legnago.