Nei giorni scorsi la Transpolesana sembrava un “cimitero” di cerchi e pneumatici disastrati, vittime delle numerose e profonde buche causate dalle ultime intense precipitazioni, anche nevose, e dal ghiaccio. Molti automobilisti si sono perciò trovati costretti a sostenere spese anche ingenti per sistemare la propria auto.
Soldi persi o recuperabili?
Innanzitutto partiamo dal presupposto che, se si decide di fare ricorso, bisogna rivolgersi al proprietario della strada che, in questo caso, è Anas, non i Comuni.
Cosa fare subito dopo l’incidente?
Conviene fotografare tutto (ma proprio tutto, soprattutto il manto stradale e il veicolo); recarsi in ospedale per certificare eventuali danni; allegare tutte le ricevute delle spese mediche, meccanico, carrozziere, rimozione, ecc. e, se possibile, raccogliere le testimonianze di eventuali altri automobilisti.
Per ottenere il risarcimento dopo un incidente causato dalle buche stradali si deve documentare l’imprevedibilità del pericolo e l’inevitabilità dell’incidente.
Resta comunque da valutare se il conducente sia corresponsabile del danno e in che percentuale.
Attenzione! Se si accerta che la velocità era eccessiva o che l’ostacolo era visibile, almeno parte della colpa sarà attribuita al conducente e il risarcimento verrà ridotto di una quota percentuale corrispondente.
Ad ogni modo, se vi capita di incorrere in questo spiacevole incidente, la prima cosa da fare è mettere in sicurezza voi e il vostro veicolo, cercando di raggiungere la prima piazzola di sosta. Se ciò non fosse possibile per le pessime condizioni in cui si trova l’autovettura, segnalate con l’apposito triangolo la presenza di un veicolo fermo sulla carreggiata e indossate il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilità. Non vale la pena di mettere a rischio la propria vita in una strada tanto trafficata quanto pericolosa come la Transpolesana.
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