Il nuovo allenatore che guiderà gli antracite nella stagione 2023/2024 viene da lontano ed è il mix giusto di entusiasmo ed esperienza. Si tratta di Aaron Good, neozelandese classe 1981, con esperienza in patria sia come allenatore in NPC (il campionato professionistico nazionale Neozelandese) che delle selezioni nazionali giovanili con gli All Blacks under 20.
Una vita nel segno della palla ovale per Aaron Good, che come tutti i giovani Neozelandesi è cresciuto sognando la maglia nera della nazionale. Trentacinque anni di rugby in cui il nuovo coach antracite si è formato come atleta e come uomo.
“Non ero il più talentuoso o il più veloce sul campo, ma la mia forza è sempre stata l’autodisciplina e il controllo sul corpo e sulla mente. Queste caratteristiche mi hanno permesso di giocare ad alto livello e mi hanno aiutato moltissimo nella mia carriera da allenatore.”
Le stesse caratteristiche sono ricercate da Aaron Good cerca anche nei suoi giocatori, in un’ idea di rugby come forma di ispirazione e motivo di crescita per gli uomini che scendono in campo.
Questa visione è figlia della sua esperienza di leader in campo, di giovane coach e delle sue esperienze come allenatore di futuri giovani stelle come gli All Blacks U20.
La sua carriera da mediano nei campionati nazionali kiwi ha sfiorato l’esordio in Super Rugby, prima di essere interrotta da un infortunio che l’ha allontanato dal rugby giocato aprendo le porte alla sua carriera da allenatore a meno di trent’anni.
“Non si smette mai di imparare, soprattutto dai giocatori – ha dichiarato Good – Io ho allenato sia ex All Blacks arrivati a una fase matura della loro carriera che giocavano in NPC, sia giovani campioni che sarebbero diventati stelle della nazionale kiwi pochi anni dopo. Ho imparato qualcosa da ognuno di loro.”
La prima impressione sulla squadra
Fin dal suo arrivo a Verona Good ha insistito molto sul valore delle connessioni. “Ho trovato un gruppo molto coeso e con tanto entusiasmo. Sembra che giochino assieme da molto tempo anche se alcuni si conoscono solo da poche settimane.
Ho trovato una squadra che lavora bene sulle skills e che mette tanta passione in tutto quello che fa. Il contributo che voglio portare è una maggiore lucidità, la capacità di fare la scelta giusta sotto pressione e la cura dei dettagli. Alla fine sono quelli a fare la differenza.”
Gioco veloce, gioco divertente da fare e da guardare: questa la priorità di Aaron Good. Il tecnico neozelandese vuole vincere e intende farlo rispettando il Gioco, rendendogli omaggio attraverso lo spettacolo e la velocità dell’azione.
Voglio assolutamente assecondare la passione e l’entusiasmo che ho trovato e che mi sembra un elemento importante della cultura italiana. In più la famiglia di mia nonna è originaria di Livorno, quindi è una grande occasione di riscoprire la mia connessione con l’Italia.
Good era già passato dal Payanini Center nel 2019, come guest coach per i ragazzi dell’Academy in uno stage intensivo quando era assistente allenatore delle giovanili neozelandesi. Oggi il tecnico kiwi si è trasferito con tutta la famiglia in riva all’Adige per portare tutta la sua competenza e la sua passione nel mondo ovale veronese.
La presidente Raffaella Vittadello ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di aver portato a Verona un professionista di grande spessore come Aaron Good, con la sua energia e la sua convinzione saprà senz’altro forgiare un gruppo vincente che farà la differenza”.
Andrea Etrari