
Giovedì 1° giugno, il Laboratorio di teatro dell’Istituto Marco Minghetti di Legnago, costituito da 15 studenti, metterà in scena alle ore 21:00 presso Il Teatro Dante di San Pietro di Legnago lo spettacolo dal titolo“La licenza che si pigliano i poeti e i matti”.
Si parlerà dunque, di poeti e di matti?
Già questo incuriosisce e non poco anche perché la frase è del tutto autentica ed è stata pronunciata dal grande artista Paolo Caliari, conosciuto ai più come Paolo Veronese proprio perché nato, nel 1528, nella città di Verona.
Lo spettacolo rappresenta tre distinti episodiil cui filo conduttore è il legamechelega l’Arte, o meglio gli Artisti e il Potere.
Si tratta di un rapporto controverso e difficile perché chi deteneva il potere, si serviva degli artisti per celebrare e controllare il consenso popolare e grandissime creazioni artistiche rappresentano delle vere e proprie chiavi di lettura del loro tempo.
I tre episodi coprono epoche molto distanti tra loro: il primo è ambientato nell’antica Grecia ed è dedicato al mitico pittore Apelle.
Apelleè stato un pittore famoso, anche se nessuno dei suoi dipinti si è conservato nel tempo.
Oltre ad essere stato un grandissimo artista, fu anche il pittore di corte del grande imperatore Alessandro Magno e l’unicoche ebbe il privilegio di ritrarre il sovrano.
Il secondo episodio dello spettacolo teatrale è ambientato nella Venezia rinascimentale e vede ilpittore Paolo Veronese” sottoposto a processo per eresia dal Tribunale del Sant’Uffizio di Venezia per la sua opera “L’Ultima cena.
Il verbale dell’interrogatorio del pittore è stato conservato e gli Studenti del laboratorio daranno voce al pittore e alla sua celebre frase che rivolse ai giudici e che dà il titolo a tutto lo spettacolo “«noi pittori ci pigliamo la licenza che si pigliano i poeti e i matti…”
Un salto al novecento e la terza storia vede protagonista il grande Pablo Picasso (del quale quest’anno si ricordano i 50 anni dalla morte) e il suo famoso dipinto Guernica.
Tutti i testi sono frutto della fervida mente del prof. Nicola Pavanello, guida esperta e conoscitore profondo del mondo artistico, di quello greco e anche di cinema.
Tutta la scrittura del testo, oltre a narrare il mondo dell’Arte, tocca anche il Teatro greco (l’episodio “greco” presente in apertura con il coromette in scena anche il celebre commediografo Menandro, alle prese con una crisi creativa) e pure il Cinema ha la sua parte in quanto molteplici sono i riferimenti soprattutto per quanto riguarda la comunicazione.
Insomma, la forza creativa dei poeti e dei matti è messa in piedi da un gruppo di 15 attori protagonisti ma ci saranno anche altri studenti coinvolti; c’è infatti chi si occuperà di riprese video chi di fotografia e chi riserverà agli Spettatori delle simpatiche sorprese.
Tutto è possibile giovedì 1° giugno al Teatro Dante di San Pietro perché chi ama il Teatro, non mette limiti alla creatività, ecco perché vi aspettiamo numerosi!