È stato inaugurato nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, in occasione della XVI Giornata Nazionale delle Miniere, con la nuova gestione del Gruppo Botol, il Centro Minerario Valle Imperina a Rivamonte Agordino.
Una zona archeo-industriale, rimasta chiusa e in abbandono per decenni, ora recuperata per la fruizione turistica e culturale. È l’antico villaggio minerario in Valle Imperina, nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, che attira turisti da tutto il mondo.
La “miniera del doge”, che riforniva di rame la Serenissima, e che per secoli è stata fonte di reddito per molte famiglie della conca agordina, ora ha la sua nuova veste di attrazione per i visitatori che vengono a vedere i forni fusori, tra i pochi esempi rimasti in Europa. Un itinerario culturale nuovo, che valorizza il turismo oltre la neve.
Nuove Aperture: sono finalmente visitabili la mostra “RISUONA – Il passato attraversa le onde sonore” e il Museo Mazzolli – Nella storia dell’industria mineraria
- RISUONA: Una collezione unica di radio d’epoca, dai primi esemplari degli anni ‘20 fino ai modelli iconici del nostro secolo. Un’occasione imperdibile per gli appassionati di tecnologia, storia e design.
- Museo Mazzolli: la storia affascinante dell’industria mineraria attraverso reperti, documenti e testimonianze che raccontano l’evoluzione di questa importante attività economica.
Andrea Etrari