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Mario Giordano ospite del Lions Club Legnago

Un ospite d’eccezione alla serata Lions di sabato sera, presso il Castello di Bevilacqua. Un evento di quelli che lasciano il segno, alla presenza di soci, amici e consorti. Un incontro organizzato da mesi dal Club di Legnago, presidente Anna Bonfante, che ha ospitato il noto giornalista e scrittore nel Basso Veronese per la presentazione del suo ultimo libro “‪Avvoltoi. L’Italia muore loro si arricchiscono. Acqua, rifiuti, trasporti. Un disastro che ci svuota le tasche. Ecco chi ci guadagna”.

«Non voglio farvi andare di traverso la cena» ha iniziato la sua presentazione Giordano, «dovrei cambiare genere, scrivere romanzi erotici, che fanno guadagnare molto di più e non creano guai. Ma io continuo, non c’è denuncia che mi fermi. Non posso stare zitto»

Ha fatto nomi e cognomi, Giordano, ha esposto fatti, cifre, privilegi, stipendi d’oro che fanno venire i brividi. Tanto da sembrare assurdi. Negli ultimi dieci anni l’acqua è aumentata dell’ottantanove per cento, i rifiuti del cinquanta per cento e i trasporti ferroviari del quarantasei per cento. Ma i servizi sono peggiorati.

Dietro i servizi che non funzionano, infatti, non ci sono solo la casualità e la solita italica propensione all’inefficienza. Ci sono anche tante persone che si arricchiscono. «Non è vero che il sistema non funziona, anzi funziona benissimo… ma non per i cittadini: funziona benissimo per alimentare le tasche di chi ha in mano la gestione dei servizi».

E sul crollo di ponte Morandi a Genova commenta: «Purtroppo ci solo voluti 43 morti perché si iniziasse a parlare delle concessioni di Autostrade, quando in questo libro ne parlavo già cinque mesi prima, essendo uscito a marzo».

«Perché continuo a scrivere questi libri e a condurre le mie battaglie? Perché bisogna conoscere, solo la conoscenza può far cambiare le cose. Se in tanti ne parlano magari qualcosa cambia. Gli avvoltoi», dice Giordano, «hanno un solo grande alleato, l’oscurità. Portarli alla luce, significa incominciare a sconfiggerli. Tocca anche a noi muoverci, a ciascuno di noi, dobbiamo rivendicare i nostri diritti e non essere schiavi».

Mario Giordano ha 52 anni. Giornalista e scrittore, ha passato la vita a denunciare sprechi, privilegi, sanguisughe, pescecani, vampiri, e a rispondere a una domanda: «Servirà mai a qualcosa?». Questo è il suo sedicesimo libro. Nel frattempo ha fondato un quotidiano, «La Verità», di cui è orgogliosamente editorialista, e dirige il settore Strategie e Sviluppo dell’informazione di Mediaset. È stato anche direttore del Tg4, di Tgcom24, del «Giornale», di Videonews e di «Studio Aperto». È sposato da 26 anni e ha 4 figli.

Grazie all’invito dei Lions, l’autore aveva aggiunto altre due tappe alla sua visita nel Basso Veronese. Nel primo pomeriggio era a Minerbe presso la sala civica e nel tardo pomeriggio a Legnago, presso la libreria Ferrarin. (m.c.)

Nella foto in copertina: Mario Giordano e Anna Bonfante, presidente del Lions Club Legnago. © M. Caltran

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